Pastor Angelicus, festa e nuovo campo

Mancava solo il profumo dell'erba ma sarebbe anomalo qualcuno l'avesse sentito: si tratta di erba sintetica. Inoltre, l'inaugurazione del campo di calcio (con, ovviamente, il manto rifatto) non era che uno dei momenti della festa per i settant'anni del Pastor Angelicus. Una festa partecipata, apprezzata e che, oltre al campo da calcio, ha visto, per così dire, svelati, altri nuovi ambienti: una struttura polifunzionale (con tanto di cucina e ampi spazi adibiti a spogliatoio) senza trascurare il recupero degli spogliatoi vecchi. Il tutto è cominciato con l'immancabile taglio del nastro. Ma, più del resto, è stata sottolineata l'importanza del Pastor Angelicus all'interno di una comunità. Appunto: come non celebrarla se non con una festa, specie se c'è di mezzo un compleanno? Don Sinuhe, il parroco, l'ha coordinata e per lui è stato un gran daffare. Per i lavori che ieri hanno visto i frutti, s'è meritato, in cambio, i ringraziamenti di molti, tra cui quelli del sindaco Ettore Romoli e dell'arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli. «Qualsiasi inaugurazione è un momento di festa che abbellisce la città - ha detto il primo cittadino - e qui siamo in presenza di un impianto per lo sport di grande impatto visivo. Inoltre, qui c'è un ambiente educativo, sano e controllato, che possono frequentare i nostri figli e nipoti». Per l'assessore regionale Maria Grazia Telesca «non si tratta solamente dell'inaugurazione di una struttura per quanto importante ma di un'attività che continua e riapre. Mi auguro la Regione possa proseguire nel finanziare progetti con alle spalle, come in questo caso, una comunità e delle idee». In molti altri sono intervenuti: Franco Tommasini per il Coni e l'arcivescovo Redaelli che ha impartito la benedizione, il direttore dei lavori Luca Vittori e, per il consiglio parrocchiale affari economici, Carlo Miseri. A margine, quest'ultimo non ha taciuto il costo dell'intervento: attorno ai 400mila euro, la gran parte assorbiti dalla palazzina; un costo sostenuto per lo più con fondi regionali ma anche con fondi propri e per il tramite di un mutuo senza trascurare il contributo della Fondazione Carigo. Don Sinuhe ha ringraziato tutti ma qualcuno avrà voluto ringraziare lui. C'erano, nel campo da calcio, oltre agli intervenuti, i ragazzi dell'Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) e dell'Audax. Per quest'ultimi ha preso la parola il presidente, Massimilano Candutti che ha ricordato come «la squadra nacque nel '54, proprio in questo oratorio. Oggi l'Audax ha circa 200 ragazzi». Personaggio storico don Sergio Ambrosi, bomber dell’Audax, spauracchio di tanti portieri.
Alex Pessotto
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