Patuanelli: «Trieste come Roma Alle elezioni il M5s va da solo»

Il ministro: «Altre alleanze locali col Pd possibili, dipenderà dai territori» Russo: «Restano i punti di contatto». Richetti: le diversità risalteranno 
G.tom.

il confronto

Il ministro Stefano Patuanelli apre al confronto con il Partito democratico sui territori, ove ci siano le condizioni. Altrimenti si può sempre andar da soli «come facciamo già in due città, a Roma e a Trieste».

Lo ha affermato il ministro 5s per le Politiche Agricole e forestali, parlando ad “Agorà” su Rai3 delle possibili alleanze per le amministrative. La dichiarazione va a confermare la scelta di corse separate, almeno al primo turno, fra dem e pentastellati alle amministrative dell’autunno prossimo.

Ha dichiarato Patuanelli: «La strada è quella di coinvolgere i territori: dove ci sono le condizioni, parlare di programmi condivisi con il Pd e con le forze di centrosinistra, dove non ci sono le condizioni andare da soli come facciamo a Roma e Trieste».

Patuanelli ha speso parole di sostegno per entrambe le candidate del Movimento: «Virginia Raggi - ha spiegato - è stata un ottimo sindaco ed ha il diritto di continuare il lavoro fatto e sono certo che i cittadini premieranno la sua buona amministrazione, così come Alessandra Richetti, nostra candidata nella mia città, da opposizione è stata presidente di circoscrizione, ha lavorato molto bene sul territorio ed è un’ottima candidata. Dove ci saranno le condizioni faremo un percorso e un progetto comune - ha concluso -, a diversi livelli di governo possono esserci situazioni diverse».

Il candidato in pectore del centrosinistra Francesco Russo commenta: «Non sono certo sorpreso, hanno pur presentato una loro candidata. Dopodiché, al di là del fatto che a livello locale si possono fare scelte diverse, in questi cinque anni con i 5 Stelle si sono trovati dei punti di contatto programmatici». Secondo il vicepresidente del Consiglio regionale e anima della civica Punto Franco il dialogo con i pentastellati è praticabile «tanto più in una fase in cui sono vitali i temi della transizione ecologica, dell’innovazione e della trasparenza in politica. Se aggiungiamo la trasformazione urbana, sono molte le cose su cui è possibile incontrarsi».

Afferma la candidata del Movimento 5 Stelle Richetti: «Direi che è stata una scelta non solo nostra, ma anche del Partito democratico. Non mi è chiaro chi sarà il candidato del centrosinistra, visto che Russo doveva togliere la riserva ai primi di marzo, e a maggior ragione a mio avviso è ancora tutto da definire». Una situazione che Richetti non valuta necessariamente come positiva: «Da un certo punto di vista mi spiace, perché temo che la frammentazione porterà a un aumento dei non votanti. Va detto che per noi un confronto significa partire dai temi concreti, pretendendo rispetto dalle altre forze politiche. Cosa non sempre facile da ottenere». Se si vogliono percorrere strade diverse, conclude Richetti, «percorriamole»: «Avremo modo di dimostrare le nostre effettive diversità, che stando assieme sarebbe stato più difficile far risaltare». —



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