Paviotti va a Bluenergy e la maggioranza vacilla

di Elena Placitelli
CERVIGNANO
A pochi mesi dalle amministrative di primavera, l'elezione del sindaco di Cervignano Pietro Paviotti alla presidenza del Consiglio di amministrazione di Bluenergy rischia di sfaldare ulteriormente la maggioranza. Scricchiolano già da tempo gli equilibri interni alla lista “Il ponte”, che amministra la città di Cervignano dal 1993. Tant'è che i Comunisti italiani, Rifondazione comunista e gli indipendenti di sinistra hanno già annunciato l'intenzione di voler correre da soli alle prossime elezioni, a meno che non si raggiunga un accordo di programma e, soprattutto, non si modifichi l'atteggiamento «impermeabile del Pd», come aveva dichiarato il consigliere di maggioranza (Pdci) Loris Petenel.
E dopo la tempesta, di nuovo il sereno: la crisi di maggioranza sembrava rientrata, con l'entrata di scena del nuovo circolo di Sel: il coordinatore Paolo Ledda aveva incontrato nella stessa riunione sia il Pd che i Comunisti italiani, commentando il clima disteso dell'incontro: «Ci sono tutte le condizioni per una lista unica – aveva dichiarato – anche se nessuno ha ancora sciolto le riserve».
Ma la notizia di questa settimana, che vede il sindaco eletto alla presidenza della società che commercializza il gas metano e l'energia elettrica (di cui il Comune detiene una quota dell'8%), ha fatto emergere di nuovo i contrasti interni alla maggioranza. Ancora una volta per bocca di Petenel, che ammette di essere caduto dalle nuvole: «Non è stato il Comune di Cervignano a proporre Paviotti come presidente. Come socio di Bluenergy, il Comune può nominare un proprio membro nel cda della società e l'amministrazione si è limitata a riconfermare Igor Pozzar come consigliere. Evidentemente la preferenza per Paviotti - presidente è stata indicata dalla componente privata della società. Ero a conoscenza che questa parte spingesse per fare entrare il sindaco nel cda, ma non pensavo si indicasse addirittura la presidenza, ruolo davvero importante. Pretendo come minimo che fossimo informati: ai tempi di oggi, bastava un sms. Ma – riprende – a pensarci bene non mi stupisce, è l'andazzo che ha caratterizzato questi ultimi 5 anni di mandato».
Fintanto che Paviotti resterà sulla poltrona del municipio, il suo ruolo di presidente non gli verrà retribuito. Ma Petenel la giudica comunque «una scelta incompatibile». L'elezione di Paviotti in Bluenergy non è passata inosservata neanche all'opposizione, ricevendo a sorpresa i complimenti del capogruppo Alberto Rigotto e un commento decisamente meno positivo da parte del consigliere indipendente Andrea Balducci: «Un film già visto – ha commentato –, il solito cliché consolidato: fuori dalla porta e dentro per la finestra».
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