Pensionato rischia di morire a Grado dopo un tuffo

Giorgio Giraldi, 71 anni, è in prognosi riservata all’ospedale di Monfalcone È ancora vivo grazie alla tempestività dei bagnini che lo hanno rianimato
Altran Grado - costa azzurra
Altran Grado - costa azzurra

MONFALCONE

È stato trasportato all’Ospedale di Monfalcone in gravi condizioni il triestino Giorgio Giraldi di 71. Verso le 9.45 di ieri ha rischiato di annegare nelle acque dinanzi alla spiaggia della Costa Azzurra. Colpito da probabile arresto cardiaco stava andando sotto, in un tratto di mare dove c’era poco più di un metro d’acqua. Faceva caldo ieri mattina e dopo la colazione e una sommaria lettura del giornale, si è precipitato in acqua per un tuffo ristoratore. Ha camminato per un po’ finchè l’altezza dell’acqua arriva a un livello accettabile e poi si è immerso. Questo secondo le prime testimonianze di una spiaggia intasata a Ferragosto.

Fortunatamente un assistente dello stabilimento Costa Azzurra, Marco Quargnali, se n’è accorto e ha lanciato l’allarme. Unitamente a Davide Marin, Marco Stocco e Giovanni Marin, i bagnini dello Stabilimento Costa Azzurra sono riusciti prima a tirarlo fuori dall’acqua e conseguentemente a portarlo sul bagnasciuga mentre si radunava un discreto capannello di curiosi.

L’uomo è stato portato a riva a fatica privo di sensi e in arresto respiratorio e cardiaco. Gli stessi bagnini che lo avevano sottratto alla morte con tempismo e grande professionalità gli hanno prestato i primi soccorsi in spiaggia praticandogli il massaggio cardiaco e la respirazione boa a bocca. Aveva molta acqua nei polmoni, era quasi cianotico.

Sono stati attimi di grande paura e di tensione. Giraldi non dava segni di vita. In poco tempo sono arrivati i sanitari del 118 e l’anziano si è ripreso leggermente. È stato però intubato e trasportato all’ospedale di Monfalcone a sirene spiegate.

Sul posto sono intervenuti anche i militari di Circomare Grado. La scena è stata vista da un gran numero di bagnanti che ieri hanno affollato la grande spiaggia della Costa Azzurra dove i primi pendolari, per occupare i posti migliori anche nel retrospiaggia di via Milano, e in ogni caso per il parcheggio dell’autovettura (di buonora è forse, ma non sempre, più facile trovarne qualcuno che non sia a pagamento), sono giunti già verso le 6.

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