Per i Kinemax di Gorizia e di Monfalcone riapertura in agenda il 2 o il 9 luglio

GORIZIA Apriranno nella stessa giornata, il 2 o il 9 luglio, i Kinemax di Gorizia e di Monfalcone. Lo afferma Giuseppe Longo, direttore di entrambi, precisando che si tratta di una previsione e di un desiderio.
«Per ripartire – afferma Longo – conviene attendere ancora, avere pazienza. Occorre che il pubblico si abitui a tornare alla normalità. E poi, con le disposizioni di questo periodo, i nostri costi di gestione sarebbero davvero troppo alti da sostenere». In ogni caso, il futuro, anche per quanto riguarda le sale cinematografiche, è quanto mai nebuloso. «Siamo in attesa di conoscere le misure di sicurezza che ci verranno richieste – continua Longo –. Ci sarà bisogno di indossare la mascherina? Spero ovviamente di no. E poi, la distanza di un metro va intesa spalla-spalla o naso-naso?».
I Kinemax, però, non si fermano. In questi giorni si stanno raccogliendo i preventivi per la sanificazione delle sale che, ovviamente, non potranno non prevedere i dispenser per l’igiene delle mani. Non è finita. Altri lavori, al Kinemax di Monfalcone, riguarderanno la pitturazione della facciata, mentre, in quello di Gorizia, son previsti interventi all’impianto di illuminazione oltre che di potenziamento del sonoro. Insomma, si approfitta del periodo di chiusura (forzata) per dei miglioramenti vari. È un chiaro segno che Longo guarda al futuro con ottimismo, «Sì, nonostante tutto, ho molta fiducia nella voglia della gente di tornare al cinema. Per questo motivo e per attivare l’interesse del pubblico, ho deciso di affrontare questi lavori nelle sale, ma anche la scelta dei prossimi film e la collaborazione con Nova Gorica, con la proiezioni a Gorizia in lingua slovena, mi fanno bene sperare. Proprio a Gorizia, la chiusura delle sale è molto sentita: dagli appassionati, ma anche dai commercianti. E lo stesso vale per Monfalcone che, tuttavia, ha un bacino d’utenza maggiore».
Essere ottimisti, comunque, non significa non essere preoccupati. Transmedia, che gestisce i due Kinemax, ha ancora 21 dipendenti supportati dal Fis, il fondo di integrazione salariale. «Sono preoccupato eccome e auspico quindi che la gente venga da noi anche per aiutarci – dice Longo –. Peraltro, è un timore che riguarda tutto il mondo del cinema. Forse, tra i due, la maggior preoccupazione è per Gorizia, piuttosto che per Monfalcone. E poi Gorizia ha una lunga serie di attività legate al cinema che costituiscono un vero e proprio patrimonio della città. Mi riferisco, per esempio, alla Mediateca Casiraghi, che ha inaugurato il nuovo sito e ha riaperto (dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19) per il servizio di prestiti e di restituzioni: per comprenderne il valore, è sufficiente ricordare che conta 8 mila libri di cinema e fotografia. Sempre la Mediateca sta inoltre cominciando a pubblicare i film amatoriali di Olivia Averso Pellis sul folklore goriziano». Naturalmente, c’è poi il premio Amidei, che, salvo inconvenienti, comincerà il 16 luglio, come previsto nel dicembre 2019. Il suo sarà un programma dilazionato lungo l’arco di parecchi mesi, ma dall’apertura dei Kinemax potrà trarre soltanto dei benefici. —
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