Per il Quarnero stagione record nei campeggi
FIUME. Una stagione coi fiocchi, i cui risultati hanno addirittura superato quelli dell’anno record, il 2012. Riflettori puntati sul settore camping del Quarnero, che nei primi otto mesi del 2013 ha registrato 470 mila arrivi (+3 per cento su base annua) e 2 milioni e 900 mila pernottamenti (+6%). Sono dati diffusi giorni fa dalla competente associazione croata, il Kuh, e che rivelano come i campeggi quarnerini – presenti soprattutto nell’area insulare – abbiano superato la media nazionale e anche l’Istria, da sempre regina indiscussa del turismo all’aria aperta. Se si tiene poi conto che il mese di settembre ha riservato ulteriori soddisfazioni al comparto, c’è da credere che entro la fine dell’anno sarà toccata quota 3 milioni e 200 mila soggiorni, il nuovo primato per il Quarnero, dove sono presenti 49 campeggi, di cui 10 piccoli a conduzione familiare. «Queste strutture ricettive hanno nel Quarnero una capacità di 45 mila posti – è quanto dichiarato da Adriano Palman, direttore del Kuh – coprono circa il 27 per cento del totale delle capacità ricettive nella regione. A livello croato, i campeggi quarnerini incidono nella misura del 20 per cento sul numero complessivo dei pernottamenti. Ciò significa che ogni quinto pernottamento in un campeggio viene realizzato in questa regione altoadriatica». L’Istria, leader del settore, ha dovuto registrare una battuta d’arresto nel periodo gennaio–agosto, a fronte del 2 per cento di presenze e pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il Quarnero ha fatto da motrice in questo senso, grazie soprattutto all’assalto dei turisti tedeschi e sloveni. I primi hanno portato in dote 890 mila soggiorni, 70 mila in più su base annua, mentre gli sloveni hanno avuto dalla loro 810 mila pernottamenti, per una maggiorazione di 4 punti percentuali. Gli italiani si sono piazzati al terzo posto, poco staccati dagli sloveni, mentre c’è da segnalare il boom degli olandesi, con 130 mila pernottamenti e una lievitazione del 21%. I campeggiatori croati hanno confermato quanto si sapeva e cioè che il Paese sta attraversando una grave crisi economica, con calo di tutte le attività: in questo senso ci sono da segnalare i 108 mila pernottamenti nazionali. Rappresentano una contrazione dell’8%.
Andrea Marsanich
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