Per la città è stato un benefattore

Tra le opere la realizzazione dell’istituto musicale Vivaldi, ma anche del Sam Hotel
Bonaventura Monfalcone-12.05.2012 Concerto Conservatorio Tartini-Istituto Vivaldi-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-12.05.2012 Concerto Conservatorio Tartini-Istituto Vivaldi-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Al nome di Alealdo Ginaldi sono legate numerose e importanti opere di ristrutturazione di edifici monfalconesi. Edifici significativi per la città, per i quali l’avvocato amava ricordare, come aveva anche raccontato alle sue figlie: non si tratta di guadagnarci, si tratta invece di offrire posti di lavoro. Lui che miseria e privazioni le aveva vissute sulla pelle e che, non foss’altro che per l’amore verso i suoi genitori e i suoi numerosi fratelli, ne aveva fatte una sorta di “bandiera del riscatto”.

È opera di Alealdo Ginaldi la realizzazione del Centro musicale Vivaldi, una scuola con sala di incontri e spettacoli che metteva a disposizione per le attività didattiche e per i concerti gratuitamente.

Innamorato anche della musica, aveva trasmesso la passione per quest’arte alle sue tre figlie, Paola, Francesca e Maria, che hanno frequentato il Conservatorio. Non si trattava di cultura “elitaria”, Ginaldi credeva e sosteneva con forza tutto ciò che rappresenta l’istituzione pubblica, a partire proprio dalla scuola. Nessuna “corsia” preferenziale, infatti, per le figlie che hanno conseguito poi le rispettive lauree nelle università pubbliche.

È grazie al percorso formativo pubblico che le tre sorelle sono approdate al Conservatorio, conseguendone la piena ammissione. Francesca lo ricorda: i suoi compagni di Conservatorio venivano al “Vivaldi” di Monfalcone per ascoltare i concerti.

Ginaldi portò avanti con successo anche il progetto di ristrutturazione dell’albergo Lombardia di piazza della Repubblica, come pure la riqualificazione del Sam Hotel. Fu un impegno economico non indifferente, ma che per l’avvocato dalle inesauribili risorse rappresentava sempre un unico obiettivo: contribuire a creare occupazione.

Numerosi sono poi i condomini fatti realizzare dal legale, dati in affitto anche alla comunità bengalese.

Paola, Francesca e Maria ricordano bene le parole di loro padre: se una persona ha la fortuna di avere un lavoro e di guadagnare, è giusto poter contribuire a creare lavoro, e quindi ricchezza, per la propria città.(la.bo.)

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