Per la pista ciclabile fra Trieste e Muggia 85mila euro regionali
Finanziato il progetto del percorso: due alternative al vaglio Obiettivo il collegamento sino all’attracco del Delfino Verde

TRIESTE. Una pista ciclabile che colleghi Trieste a Muggia e unisca la città direttamente alla Parenzana, sviluppando le opportunità di un cicloturismo che sta conoscendo un boom in Friuli Venezia Giulia, dove nel 2017 si sono registrate 100mila presenze di amanti della mobilità slow. Per ora si tratta solo della fase progettuale del percorso, realizzabile grazie a uno stanziamento da 85mila euro nell’ultima manovra finanziaria regionale.
Il Comune di Trieste ha già avviato studi preliminari e il progetto dovrà ora sciogliere il nodo fondamentale dell’itinerario, con due alternative: il miglioramento e l’allungamento dell’attuale pista ciclabile di Campo Marzio fino a Muggia oppure l’ipotesi di percorrere corso Italia e viale D’Annunzio, proseguendo attraverso la galleria di piazza Foraggi e via Flavia. La decisione spetterà agli ingegneri incaricati dall’Uti giuliana, destinataria di altri 15mila euro per l’aggiornamento del piano della mobilità ciclistica (fermo al 2004) e la stampa di un opuscolo turistico che presenti l’offerta del territorio. Per l’avvio dei cantieri serviranno altre risorse, ma è intanto possibile disegnare un percorso che permetterà ai ciclisti di arrivare fino all’attracco muggesano del Delfino Verde. Da qui, entro l’estate, si dipartirà intanto il chilometro di collegamento ciclabile con la Parenzana, fra Muggia e l’imbocco del rio Ospo, i cui lavori sono garantiti da ulteriori 75mila euro regionali.
Ad oggi, i turisti che arrivano a Trieste pedalando sulle vie ciclabili europee non possono infatti proseguire in bici verso l’Istria e scelgono spesso l’opzione del viaggio in traghetto per bypassare la periferia cittadina. Come spiega Giulio Lauri, consigliere regionale promotore dei finanziamenti in questione, «il Fvg e Trieste sono uno snodo straordinario degli assi della rete Eurovelo della mobilità lenta. A Grado si incrociano la linea Est-Ovest che percorre tutta la pianura Padana e la linea Nord-Sud che passa per Salisburgo e Tarvisio partendo dalla Polonia». Non a caso, la giunta regionale è intervenuta nell’ultima finanziaria con mezzo milione per mettere in cantiere il tratto fra la Ciclovia Adriatica (Fvg 2) e l’aeroporto di Ronchi, che consentirà a chi arriva in volo dall’estero di inforcare la bici non appena toccato terra. A completare il pacchetto, ci sarà infine la messa in funzione di una linea di autobus fra Trieste e Parenzo, dotati di sistemi per il trasporto di biciclette. Per Lauri, «sempre più residenti vanno in bici e la ciclabile Trieste-Muggia avrà quindi funzioni non solo turistiche, ma permetterà a chi si sposta per lavoro, di farlo in bicicletta». L’esponente della sinistra civica evidenzia anche il sostegno regionale all’acquisto di bici a pedalata assistita, funzionali in un territorio di saliscendi come il nostro: «In tre anni la Regione ha previsto contributi fino a 200 euro per ogni mezzo acquistato, un impegno da 450mila euro. Fondi richiestissimi e andati esauriti. La misura è stata pertanto rifinanziata ora con 100mila euro».
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