Perde i sensi nella taverna andata a fuoco Estratto dai pompieri intossicato dal fumo

Carlo Brussi trattato subito nella camera iperbarica. Sara Carisi esce con il bimbo in braccio dalla villa di strada della Colussa
Bonaventura Monfalcone-23.11.2018 Incendio-Strada della Colussa-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-23.11.2018 Incendio-Strada della Colussa-Staranzano-foto di Katia Bonaventura



Le fiamme hanno preso vigore, s’è sprigionato un fumo denso che dal seminterrato s’è poi propagato nell’intera abitazione. Quanto è accaduto l’altra sera, a Staranzano, in una casa strutturata su un piano e un seminterrato, in Strada della Colussa, è stato tanto repentino e rapido da mettere a repentaglio la vita di un uomo, l’architetto Carlo Brussi, 54 anni, trasferito d’urgenza all’ospedale di Cattinara, dov’è stato sottoposto al trattamento in camera iperbarica. La prognosi è riservata, tuttavia, secondo quanto s’è potuto apprendere, non sarebbe in pericolo di vita.

Alle verifiche mediche è stata sottoposta anche una donna che era presente in casa, l’avvocato Sara Carisi, 36 anni. Accertamenti al San Polo, a titolo precauzionale.

L’architetto, l’altra sera, ha tentato di sedare l’incendio. Aveva avvertito odore di bruciato e aveva eseguito un primo controllo nell’abitazione. Nel scendere al seminterrato aveva notato il bagliore di una fiamma recuperando l’estintore di cui l’abitazione è dotata. Nel contempo aveva comunicato alla donna di spegnere il quadro elettrico. Operazioni precise, rapide. Così come la chiusura di una porta ignifuga, proprio al fine di creare uno sbarramento al fuoco che si stava via via sviluppando. Finchè l’uomo ha perso i sensi.

Momenti febbrili sotto l’incalzare del fuoco. La giovane donna, che ha dato l’allarme, ha pensato quindi al loro bambino, l’ha preso e portato all’esterno dell’abitazione mettendolo in sicurezza. Con il passare del tempo, tuttavia, il 54enne non “riemergeva” dallo scantinato, mentre le nuvole di fumo stavano “appropriandosi” dei locali, il calore a raggiungere alte temperature. Erano le 22.30 quando in Strada della Colussa s’è concentrata la mobilitazione. I vigili del fuoco sono giunti in grande spiegamento, la partenza da Monfalcone, i colleghi operanti allo scalo di Ronchi dei Legionari, in supporto anche un automezzo da Gorizia. Altrettanto ampio lo spiegamento dei soccorsi, con l’arrivo di due ambulanze, da Monfalcone e Grado, compresa l’automedica proveniente da Gradisca d’Isonzo. Sul posto anche gli agenti del Commissariato di Polizia.

Priorità assoluta il recupero del 54enne. Sono stati tre vigili del fuoco a strapparlo da quella che era diventata una “camera a gas”, satura di monossido di carbonio. I pompieri non senza difficoltà si sono immersi nella nebbia fumogena intrisa di calore. Non c’era tempo da perdere, sono riusciti a raggiungere l’uomo trovandolo in stato di semi-incoscienza. Lo hanno dovuto trasportare a braccia fino a lasciarlo in una zona sicura del giardino, dov’è stato preso in consegna dal personale sanitario del 118.

Il 54enne è stato quindi trasferito in codice rosso al Pronto soccorso del Cattinara. Dopo le prime cure, è stato sottoposto al trattamento in camera iperbarica. Ieri, nel tardo pomeriggio sono giunte le prime notizie rassicuranti circa lo stato di salute dell’uomo. Nell’incalzare degli eventi, presumibilmente a causa della perdita dei sensi, ha subito la frattura ad un braccio, per la quale verrà sottoposto ad un intervento chirurgico.

I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo, domate le fiamme hanno provveduto a mettere in sicurezza l’intera abitazione. Operazioni ultimate verso le 4.30 del mattino.

Restano al vaglio le cause che hanno determinato l’incendio, evidentemente di natura accidentale. L’abitazione è stata posta sotto sequestro. Ieri mattina sono tornati la Polizia, con gli uomini della Scientifica, e i vigili del fuoco. —



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