«Permesso di agibilità assente» La Remuda è al passo d’addio

Lo sfogo dei gestori: «Ignari dell’assenza di autorizzazioni. Noi le vere vittime» Dito puntato «sull’inerzia delle istituzioni e sulle omissioni dei concessionari»
Bumbaca Gorizia 03.08.2019 La Remuda © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 03.08.2019 La Remuda © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



È stato, negli anni Novanta, un locale-riferimento per i giovani che volevano divertirsi. Oggi si scopre che “La Remuda” non esiste, burocraticamente parlando.

Una storia che sfiora l’incredibile. Il permesso di agibilità sembra proprio non ci sia mai stato. E questo ha finito con il mettere con le spalle al muro gli attuali gestori che, in realtà, sono subconcessionari perché concessionari (l’area è di proprietà della Regione) sono i responsabili del vicino maneggio. Quello di Carol Contin, assieme ai suoi collaboratori, è uno sfogo. Autentico. Vuol far capire a tutti che lei, di tutta questa situazione, non è artefice, bensì vittima.

«La Remuda 1989 è costretta a chiudere i battenti a soli 17 mesi dal suo rilancio e dal cambio-gestione a causa di abusi edilizi commessi da altri e della mancanza dell’agibilità dell’immobile sottaciuti a noi gestori - si legge in una nota -. Sacrifici e sudori della “Gabriel srls” che il prossimo 19 agosto verranno vanificati».

Tutto è partito dall’azione di un cittadino, un dipendente comunale, che malsopportava la musica del bar. A quel punto, sono partiti tutta una serie di controlli e verifiche che hanno fatto scoprire l’incredibile. «Il Comune, nonostante la comprensione dell’annosa vicenda e la riconosciuta onestà dell’attuale gestore, deve arrendersi all’ineluttabile - scrivono ancora gli attuali gestori -. Il concessionario della struttura, infatti, si rifiuta di provvedere al deposito dei documenti necessari al rilascio dell’agibilità e, anzi, dopo il sequestro preventivo della tettoia (di cui “Il Piccolo” diede conto nelle scorse settimane, ndr) risolve il contratto di affitto d’azienda alla nostra società, partecipata al 70% dal noto professionista odontoiatra Alessandro Scorianz che, in prima linea, si era speso per l’inaugurazione, nonostante la proroga concessa di 60 giorni dal Comune di Gorizia».

Le attuali titolari della concessione, che hanno subaffittato “La Remuda” alla Gabriel srls, «negano - scrivono gli attuali gestori - qualsiasi conoscenza della mancanza di concessioni edilizie e urbanistiche, nonostante fossero informate della cosa già dal 2007, in quanto il Comune aveva già riscontrato irregolarità in capo ai precedenti affittuari».

C’è un altro aspetto. Carol Contin evidenzia come il sequestro della tettoia, «al pari dei box del maneggio posti sul retro, presenti da tempo immemore, ha devastato l’economia del bar, privato del 50% dei posti a sedere. Il concessionario, gestore poi del maneggio, si è rifiutato di ridurre l’esoso canone di locazione e di provvedere al deposito dei documenti necessari all’ottenimento dell’agibilità necessari alla proroga dell’esercizio dell’attività sino al termine finale della concessione», l’atto d’accusa.

Il finale è amaro e dimostra come, ormai, stia subentrando la rassegnazione nei gestori che non sanno più dove sbattere la testa. «Tutti hanno riconosciuto il valore della nostra corretta gestione ma, davanti alle inadempienze poste in essere da anni, tutti tentano di lavarsi le mani e eliminare il problema alla “Remuda”: un centro rinnovato di aggregazione di giovani goriziani che avrebbe potuto fare veramente la differenza in una città universitaria depauperata nell’economia dall’ordinanza anti-schiamazzi. La Gabriel srls deve soccombere innanzi all’inerzia delle istituzioni e al comportamento dei concessionari». —



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