Piano regolatore, saranno ampliate le zone verdi

CORMONS. L’amministrazione comunale di Comune di Cormons metterà mano alla destinazione urbanistica delle quattro aree direzionali attualmente in disuso. Non solo: cresce anchei la richiesta da parte...

CORMONS. L’amministrazione comunale di Comune di Cormons metterà mano alla destinazione urbanistica delle quattro aree direzionali attualmente in disuso. Non solo: cresce anchei la richiesta da parte di privati di trasformazione di aree edificabili in zone verdi.

Le anticipazioni arrivano direttamente dall'assessore ai Lavori pubblici Paolo Nardin: «In questi mesi a Cormons stiamo assistendo a un fatto del tutto nuovo - evidenzia - sempre più persone vengono in municipio a chiederci di poter modificare la destinazione d'uso di un'area attualmente edificabile, trasformandola in zona verde. È un fenomeno del tutto nuovo, che non si è registrato mai in passato, quando invece la tendenza era esattamente l'opposta, dando vita spesso a polemiche politiche durissime: una volta si chiedeva infatti di rendere edificabile un'area verde. Oggi, come detto, avviene l'esatto contrario. Il motivo? Molto semplice: l'introduzione dell'Imu ed una tassazione sempre più elevata su case e terreni. La gente desidera tornare alle aree verdi proprio per evitare spese costose in fatto di immobili».

Intanto, però, il Comune del centro collinare metterà mano su un altro capitolo del piano regolatore vigente. «Abbiamo quattro siti con un indirizzo direzionale sui quali abbiamo intenzione di intervenire - aggiunge Nardin -: si tratta dell'area Caramel, della zona agricola dietro l'altro ex distributore di benzina di viale Venezia Giulia dove anni fa sarebbe dovuto sorgere un centro alberghiero che poi rimase solo sulla carta, l'area di via Vino della pace ed, infine, quella su via Isonzo dove sarebbe dovuta sorgere la famosa rotonda d'ingresso alla città, un'altra opera finita poi nel dimenticatoio».

«Affideremo lo studio di queste situazioni a un progettista - spiega Nardin - che dovrà mettere nero su bianco delle proposte di revisione di questi quattro siti all'interno del piano regolatore. Apriremo insomma una discussione su questi temi sia da un punto di vista tecnico sia politico, e poi decideremo il da farsi su questi quattro poli attualmente vincolati ma che potrebbero essere riutilizzati in futuro in altra maniera». (m.f.)

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