Piazza sempre più vuota spariti un negozio e un bar

Si sono spente d'un colpo due insegne nel centralissimo salotto buono di Monfalcone e ora piazza della Repubblica, già orfana da tre mesi del bar “Municipio”, ma anche del piccolo negozietto di articoli da regalo e bomboniere, dove invece da tempo è calata la saracinesca, rischia di restare deserta. Prima se ne è andata la “truppa” dei dipendenti comunali, per via dei noti problemi di dissesto che hanno reso off-limits gli uffici del palazzo municipale, e ora risultano in fuga i commercianti.
La fotocopisteria “Copix”, che dalla più periferica via Roma qualche anno fa si era trasferita nel cuore storico, ha fatto fagotto e ha taslocato nella vicinissima piazza Cavour, al posto del negozio di giocattoli “Deotto”. «Purtroppo – ha commentato il titolare Paolo Venuti, da sempre contrario alla pedonalizzazione dell'area – piazza della Repubblica è morta da quando è stata chiusa al traffico».
L'attività, dopo qualche giorno di fisiologica chiusura per consentire lo spostamento di macchinari e arredi, ha ripreso il suo corso questa settimana. Ma un altro locale situato nello stesso palazzo in cui si trovava l'esercizio commerciale di Venuti si sta in questi giorni svuotando: è la storica osteria “La cantinetta”, dove sabato si è consumata l'ultima festa con i clienti.
Il proprietario degli spazi, lo stesso dei due immobili rimasti da poco sfitti, ha affidato a un'agenzia immobiliare del centro la ricerca di nuovi locatari, così da rianimare la piazza. Ma certo non sarà un'impresa semplice, visto che la morìa di negozi a Monfalcone non si placa, in conseguenza della crisi economica che ha colpito la città dei cantieri, a vocazione operaia, più duramente rispetto ad altre realtà.
Inoltre è notorio che spesso i canoni, nel centro storico, non sono affatto di modesta entità. Del tutto destituite di fondamento, invece, le voci circolate nei giorni scorsi circa un presunto interessamento, da parte di imprenditori cinesi, degli spazi fino a qualche giorno fa occupati dalla copisteria: il proprietario smentisce di aver ricevuto richieste da asiatici e anzi ribadisce che del caso si sta occupando già l'agenzia immobiliare.
Da un giorno all'altro ha chiuso, poi, la salumeria “Masè” di piazza Cavour, ma pare che a fine ottobre l'insegna si riaccenderà con un'attività gestita da un macellaio che aveva già in precedenza un esercizio nella zona. Come potrebbe forse riaprire presto l'ex bar “Campanile” di via Sant'Ambrogio: pare vi sia un interessamento maturato all'interno della comunità rumena.
Ad aver invece riaperto i battenti, anche con un certo riscontro di clienti, è stato il bar di via Roma “Art cafè”, che dopo un periodo di inattività ha cambiato gestione.
Ci sono dunque piccoli segnali di ripresa, pur se resta sempre chiusa l'ex Oviesse, in viale San Marco: uno spazio molto grande e difficilmente piazzabile, per l'assenza di parcheggi e l'elevato costo sul mercato dell'immobile. Non va meglio in periferia, vedi l'inarrestabile declino de “La vela” di via Grado, il primo centro commerciale costruito a Monfalcone.
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