Piazza Unità costa 1,59 euro al metro quadrato

Riprese cinematografiche, sfilate di moda, spot commerciali, set fotografici. La cornice naturale di Trieste con i suoi angoli più suggestivi viene sempre più spesso scelta quale ambientazione per la promozione dei più svariati eventi. Da piazza Unità alle Rive, dai palazzi del centro storico fino ai monumenti più conosciuti: “location” che affascinano registi importanti, come Tornatore e Salvatores, che di recente hanno ambientato in città parte delle loro produzioni, ma anche fiction storiche, come la serie “Un caso di coscienza”, ormai di casa a Trieste. Ma non mancano scatti fotografici legati ai più importanti marchi di moda e abbigliamento, o semplicemente spot commerciali di grandi aziende, come accaduto con la campagna promozionale delle Assicurazioni Generali o per l'ultimo lancio della casa automobilistica Mercedes, entrambi visti nei giorni scorsi nella cornice di piazza Unità.
Segno dunque che Trieste “tira” dal punto di vista dell'immagine con tutti i ritorni economici del caso. Sono circa 600 gli eventi che ogni anno scelgono Trieste come sede e che passano attraverso il cosiddetto canone di concessione per occupazione di suolo pubblico, che viene stabilito da ogni singolo comune sulla base di parametri ben definiti, che tengono conto della zona di occupazione, della durata e della tipologia dell'evento e che nella nostra città risultano essere particolarmente accessibili dal punto di vista economico. Trieste, in questo senso, è divisa in quattro fasce: la prima comprende tutta l'area del centro storico, in un perimetro allargato che va, per intenderci, da viale D'Annunzio fino a piazza Venezia. A seguire, c'è la cintura immediatamente adiacente al cuore del centro cittadino, poi i rioni periferici ed infine la zona dell'altipiano.
Costi e tariffe variano ovviamente di conseguenza e vengono stabiliti su base giornaliera. La zona più centrale viene concessa al prezzo di 1 euro e 59 centesimi al metro quadrato, mentre in periferia la tariffa scende fino a 75 centesimi. Tanto per fare un esempio, se una troupe televisiva vuole fare delle riprese in piazza Unità utilizzando una superficie di 100 metri quadrati andrà a spendere 159 euro al giorno. Ma se facciamo un paragone con alcune tra le città italiane più visitate, ci accorgiamo che le cose cambiano decisamente. Chi sceglie ad esempio come location per la propria attività una città di storia ed arte come Firenze, deve fare i conti con tariffe pressoché triplicate, che nelle zone più centrali toccano i 4 euro e 64 centesimi al metro quadrato. Ancora peggio se il metro di paragone è quello con la vicina Venezia: un ciak per un film, una fiction o uno scatto fotografico alla moda nella medesima superficie di 100 metri quadrati, costano, ad esempio nella centralissima piazza San Marco, la bellezza di 3600 euro al giorno, vale a dire più di 20 volte rispetto al canone di concessione applicato a Trieste.
«La nostra sta diventando una città sempre più attrattiva e questo lo notiamo già da qualche anno - spiega l'assessore comunale Andrea Dapretto -. Un “appeal” che probabilmente è dovuto alle diverse anime della città che propongono differenti tipi di cultura, storia e scorci architettonici che affascinano e allo stesso tempo si adattano a più situazioni. Al di là delle tariffe ordinarie, in alcuni casi il canone di concessione è forfettario, mentre in altri, quando ci troviamo di fronte a produzioni di grande rilevanza, ad esempio quelle cinematografiche, può anche essere gratuito, proprio perché si tratta di eventi che rappresentano già di per sé un veicolo di promozione fondamentale per il ritorno di immagine della città».
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