Picchiato a sangue sulle Rive, un video inchioda gli aggressori VIDEO

TRIESTE L’hanno preso a pugni. L’hanno sbattuto a terra. E poi l’hanno colpito ancora. Alla testa, al torace, ovunque, spedendolo all’ospedale. A documentarlo ci sono immagini talmente forti, talmente violente, che sembrano tratte da un telefilm. E invece sono quelle di un’aggressione avvenuta in pieno centro, davanti al pub Tender di via Giulio Cesare, dopo un “assaggio” davanti all’Ausonia.
La vittima ha 32 anni. Si chiama Nemanja B. E ha presentato una denuncia ai carabinieri sul pestaggio subito nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto che gli è costato una prognosi di quaranta giorni.
I due picchiatori del ragazzo, da quanto si è appreso, sono stati identificati tanto che i militari di via Hermet, dopo il riconoscimento degli aggressori da parte di Nemanja, hanno inviato un dettagliato rapporto alla procura. Reato: lesioni aggravate. Ma i calci sferrati sulle spalle e al capo del giovane, quand’era caduto sull’asfalto, potrebbero lasciar ipotizzare anche accuse più gravi come quella di tentato omicidio.
La denuncia, il giorno dopo l’aggressione, non è stata presentata in un ufficio della stazione di via Hermet ma a casa della vittima perché Nemanja non era in grado di muoversi. Ecco il suo racconto: «Ero con il mio amico Enrico E. e la mia amica Ludmila C. Avevamo deciso di far rientro a casa e ci siamo avviati a piedi verso la mia abitazione che si trova a poche centinaia di metri dall’Ausonia. Giunti all’angolo con il pub Tender di Riva Giulio Cesare, abbiamo salutato la comune amica. A metà del nostro percorso mi sono fermato vicino alla mia vettura per prendere un pacchetto di sigarette che era custodito all’interno». E qui sono iniziati i guai. Racconta Nemanja: «In quel momento si è avvicinata una ragazza mulatta che ha provato a entrare nella mia macchina. Subito dopo la mia attenzione è stata richiamata dalle urla di un ragazzo di carnagione scura, probabilmente un sudamericano con dei capelli neri a treccine, che si è avvicinato con fare minaccioso». Poi è entrato in gioco l’amico Enrico E. che «ha cercato di trattenerlo». Invano. Il pestaggio è partito. Continua Nemanja: «Venivo raggiunto da calci e pugni in tutto il corpo e principalmente testa e busto. Non saprei dire da chi e da quante persone, probabilmente dallo stesso ragazzo con i capelli a treccina insieme a qualche suo amico». Nemanja ha cercato più volte di rialzarsi ma è stato più volte buttato a terra. Aggiunge: «Anche il mio amico Enrico è stato aggredito da quei ragazzi. Ricordo che, dopo l’aggressione, ero seduto sui gradini del Tender e la mia amica Ludmila assieme al personale della sicurezza dell’Ausonia mi hanno pulito il volto dal sangue». Poi è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito a Cattinara. Diagnosi: «Lussazione all’acromion claveare sinistra, frattura delle ossa nasali, trauma cranico». Prognosi: 40 giorni.
La svolta nelle indagini è arrivata dopo qualche giorno quando - tramite l’avvocato Dario Lunder, il legale che assiste Nemanja B. - è spuntato il filmato dell’aggressione. Realizzato da una terza persona che, a debita distanza, ha documentato la violenta aggressione iniziata, come emerge chiaramente dai fotogrammi, in via Giulio Cesare, proprio davanti al Tender e a pochi metri dall’Ausonia. Il motivo, secondo il denunciante, è l’alcol. Non un motivo oggettivo. Ma, di sicuro, Nemanja è stato preso a pugni e sbattuto a terra e poi preso a calci in testa e al torace. Gli aggressori sono scattati solo perché avevano visto che la ragazza di colore stava entrando nella macchina di Nemanja. Lo hanno ridotto a una maschera di sangue in una “tranquilla” notte triestina.
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