Picchiato dal padre per un cellulare rotto bimbo all’ospedale

Genitori separati, il piccolo di 10 anni era andato a trovare il papà, che lo ha cacciato da casa. L’uomo è finito in carcere



Nella crescente ondata di violenza in ambito familiare in Croazia si inserisce anche l'episodio avvenuto a Ragusavecchia, Cavtat in croato, località costiera nel profondo meridione della Dalmazia, dove un bambino di soli dieci anni è finito all’ospedale dopo essere stato selvaggiamente picchiato dal padre. Motivo: un cellulare danneggiato.

Il piccolo era andato a fare visita al papà, separato da qualche tempo dalla mamma. Stancatosi di guardare la televisione, ha chiesto al genitore di dargli il suo telefonino per poter giocare. Nel maneggiarlo, il cellulare gli è caduto di mano e nell'impatto con il pavimento si è danneggiato. Un episodio banale che ha scatenato la furia dell’uomo. Quando quest’ultimo si è accorto di quello che era successo, ha cominciato a percuotere ripetutamente e in varie parti del corpo il figlio urlando e minacciandolo pesantemente. Infine, lo ha cacciato di casa.

Tremante e piangente, il bambino ha fatto un paio di giri intorno all'abitazione del padre, ma poi ha deciso di rientrare. Pessima scelta: il genitore ha ripreso a picchiarlo selvaggiamente, causando al figlioletto lesioni al capo, al volto, al collo, alla schiena e a entrambe le gambe. Il bambino è stato poi lasciato dolorante a terra fino a quando la madre non è venuta a riprenderselo.

Accortasi di quanto era successo, la donna ha chiamato subito la polizia e in un paio di minuti una squadra di agenti si è presentata nella casa del padre, portandolo al commissariato di Ragusavecchia. Dopo averlo ascoltato, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale regionale di Ragusa ha disposto nei suoi confronti trenta giorni di carcerazione preventiva. La misura è stata emanata per le lesioni procurate al figlio e per il pericolo di reiterazione di reato. L’uomo è stato denunciato per violazione dei diritti del bambino e per lesioni. Rischia una lunga permanenza in carcere.

Il decenne, dopo il brutale pestaggio, è stato trasportato al Pronto Soccorso e quindi tenuto in osservazione al reparto pediatrico dell'Ospedale maggiore raguseo. Si temeva un'emorragia interna, che per fortuna non c'è stata.—



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