Picchiò e rapinò un’anziana, condannato

Due anni e quattro mesi. È questa la pena alla quale è stato condannato Darou Toure, 31 anni, cittadino senegalese originario di Dakar. Il 17 settembre dello scorso anno aveva messo a segno una violenta rapina ai danni di una donna di 73 anni, Rosa Vigini. A pronunciare la sentenza al termine del processo celebrato con rito abbreviato il giudice Laura Barresi. Accolte in parte le richieste del pm che ha indicato come equa la pena di tre anni e sei mesi. Darou Toure è stato difeso dall’avvocato Enrico Miscia.
L’episodio era avvenuto in via Petronio a poca distanza dalla sede del teatro sloveno. Il giovane senegalese aveva improvvisamente aggredito una donna per sottrarle il portafoglio. Ma Rosa Vigini aveva resistito trattenendo la borsetta. Per vincere la resistenza, il senegalese l’aveva strattonata violentemente, facendola rovinare a terra.
A quel punto, non riuscendo a prendere il portafoglio, si era impossessato del giubbotto K-Way e delle chiavi di casa della vittima, per poi scappare. Subito era scattato l’allarme. In breve era giunta una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. Era scattata una caccia all’uomo. Darou Toure era stato rintracciato poco lontano dai militari. Ma all’arrivo dei carabinieri il senegalese aveva opposto una violenta resistenza. Alla fine era stato arrestato e poi - su indicazione del pm di turno - accompagnato in carcere.
La donna aveva poi riferito agli investigatori che mentre si trovava nei pressi di un supermercato in via Donadoni aveva notato un uomo di colore vestito di scuro con un cappellino nero e una copia del Piccolo che la stava seguendo. All’improvviso, a metà di via Petronio l’aveva raggiunta e spinta contro una vettura in sosta. Le aveva messo il giornale sulla borsa che la donna stava aprendo per prendere le chiavi di casa e aveva estratto il K-Way.
La donna aveva resistito strappandogli di mano l’oggetto, ma il giovane senegalese l’aveva nuovamente spinta contro l’auto paradossalmente minacciandola che avrebbe chiamato la polizia. Solo successivamente la donna si era accorta che le mancava il portafoglio. Poi - grazie alle indicazioni del figlio - i carabinieri erano riusciti a raggiungere e arrestare il rapinatore.
Qualche anno fa Darou Toure era stato arrestato per una simile vicenda. A bordo di un’Audi in pieno centro, fra la mezzanotte e le due del mattino, era andato con un’amica a caccia di passanti solitari da ripulire. Ne avevano presi di mira tre, uno dietro l’altro e in diversi punti della città. Li avevano minacciati con una pistola - rivelatasi poi un’arma-giocattolo - intimando loro di consegnare i contanti senza fare problemi. Finché, poco dopo il terzo assalto, erano stati accerchiati da sette volanti della polizia, in via del Bosco, e poi arrestati per rapina a mano armata continuata. (c.b.)
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