Piscina Bianchi affidata alla Fin fino al 2026

Il Comune rinnova la convenzione del 2004 e contribuirà alle spese con 950 mila euro all’anno
Silvano Trieste 23/06/2017 Piscina Bruno Bianchi
Silvano Trieste 23/06/2017 Piscina Bruno Bianchi

Convenzione vincente non si cambia. L’amministrazione comunale ha deciso di riconfermare fino al 31 agosto 2026 l’attuale gestione della Federazione italiana nuoto (Fin) del Polo natatorio “Bruno Bianchi” di passeggio Sant’Andrea. Quasi un milione di euro all’anno la spesa. La convenzione precedente, stipulata il 10 novembre 2004 per la durata di 12 anni, era scaduta il 30 agosto 2017. Così dopo una proroga di sei mesi, si è arrivati alla firma della convenzione che è tra le più onerose del Comune. Il Polo natatorio “Bruno Bianchi”, che vanta oltre 200 mila ingressi all’anno, consiste in tre vasche per la pratica del nuoto, di cui una scoperta da 50 metri e due coperte da 50 e 25 metri con profondità omologata per i tutti per complessivi 6.800 metri quadrati. «La piscina “Bruno Bianchi” - come si legge nella delibera della giunta proposta dall’assessore allo Sport Giorgio Rossi - è uno dei migliori impianti nazionali sia per qualità della struttura che per numero di vasche, concepito fon finalità quasi esclusivamente agonistiche, per manifestazione di livello nazionale e internazionale». Del resto non c’era alternativa alla Fin, unico soggetto affiliato alla Lega europea del nuovo (Len) e alla Federazione internazionale del nuovo (Fina), in grado di garantire e portare a Trieste manifestazioni di livello nazionale ed internazionale. Si ricordano i Campionati europei di nuovo in vasca corta del 2005, il girone di qualificazione per le Olimpiadi di Londra di pallanuoto femminile del 2012, il Gran premio azzurri di tuffi nel 2016 oltre la Coppa Rio di tuffi e le preolimpica di pallanuoto maschile. Nel conto positivo anche il progetto europeo per gli anzini “Lunga vita attiva con il nuovo” e l’attività svolta con l’Andos (associazione donne operate al seno). «Negli ultimi 12 anni la Fin ha dato prova di capacità e competenza, dimostrando altresì sensibilità rispetto alle esigenze di tutte le fasce di utenze garantendo nel corso degli anni una gestione corretta, efficiente e aperta anche alla dimensione sociale e culturale del nuoto» decreta l’amministrazione comunale che ha deliberato di partecipare alle spese di gestione con una quota di 950 mila euro all’anno.

Una cifra inferiore di 150 mila euro rispetto al quella della precedente convenzione che era pari a un milione e 100 mila euro. In ogni caso si tratta dell’impianto più costoso e prestigioso del Comune di Trieste. (fa.do.)

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