Più loculi nei cimiteri centrale e di Lucinico

Spazio insufficiente e il Comune corre ai ripari. La spesa complessiva supera i 100mila euro
Bumbaca Gorizia 26.09.2011 Cimitero Lucinico - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 26.09.2011 Cimitero Lucinico - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Il Comune di Gorizia corre ai ripari per porre rimedio all’insufficienza di loculi al cimitero centrale e a quello di Lucinico. Partiranno tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo i lavori di costruzione delle nuove nicchie cinerarie che potranno ospitare fino a 250 urne, rispettivamente 200 al cimitero di via Trieste e le rimanenti a Lucinico, dove le strutture saranno posizionate in un’area che attualmente risulta non utilizzata, all’interno della nuova ala del cimitero, nell’area verde sistemata a gradoni. I nuovi loculi del centrale saranno invece ricavati lungo il margine dell’area sacra, sulla parte destra dando le spalle all’ingresso, adiacenti alla rete che la separa dai campi limitrofi. I lavori sono stati affidati all’impresa Devescovi di Monfalcone. La spesa per via Trieste ammonta a 32.244 euro, mentre l’intervento a Lucinico rientra nel bilancio del più ampio progetto di manutenzione straordinaria del cimitero, per un importo totale di 71.162 euro, che comprende anche la rimozione dell’amianto dall’edificio principale. Lavori, questi ultimi, che dovrebbero poter iniziare tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Il Comune sta inoltre vagliando la possibilità di intervenire, sempre a Lucinico, per risolvere anche il problema del ristagno dell’acqua, che nelle giornate di pioggia causa un piccolo allagamento davanti all’ingresso e grosse pozzanghere all’interno del camposanto. «È una richiesta che ho ricevuto direttamente dai cittadini di Lucinico – ha spiegato De Sarno – e conto di recuperare entro l’anno le finanze necessarie a garantire un nuovi sistema di scolo delle acque piovane». I lavori dovrebbero richiedere tra i 15 e 20mila euro. Ritornando ai loculi, si tratta di prefabbricati in calcestruzzo alti quasi 2 metri e mezzo per un metro di larghezza e 60 centimetri di profondità, con copertura in calcestruzzo dallo spessore di 5 centimetri, facilmente rimovibile. Le celle saranno compartimentate in 3 vani, per contenere fino a un messo di altrettanti gruppi familiari. «Siamo riusciti a mettere in cantiere la realizzazione dei loculi – il commento dell’assessore ai servizi cimiteriali, Ferdinando De Sarno – dopo più di 5 anni in cui non si metteva mano a questa delicata necessità. La richiesta di loculi è elevata. Lo testimonia in maniera evidente il fatto che circa il 90% dei 250 spazi che saranno disponibili in primavera risultano già impegnati».

La risposta del Comune è rivolta anche ai cittadini che nei mesi scorsi avevano mosso alcune lamentele per i tempi di attesa a cui venivano costretti i familiari dei defunti che avevano richiesto la cremazione. Uno stress che andava inutilmente ad aggiungersi al dolore per la perdita del proprio caro. Nel caso in cui vi fosse indisponibilità di loculi, come accaduto nell’ultimo periodo, le urne cinerarie venivano conservate in una sorta di “loculo comune” , al cimitero centrale. E dallo scorso anno, un fenomeno in continuo aumento riguarda chi lascia espresso il desiderio che le proprie ceneri vengano sparse in natura. «È vero, continuiamo a ricevere diverse richieste. È una soluzione praticabile e c’è chi ha voluto lo spargimento delle ceneri vicino all’Isonzo».

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