Pizzeria “Al Cavallino” chiusa Riaprirà a marzo, ma a Trieste

Rilevata nel 2009 da Caterina Alberoni ha proposto farciture locali innovative La titolare spiega la decisione: «Cerchiamo una sede più ampia e con posteggio» 
Bumbaca Gorizia 07.03.2020 Pizzeria Cavallino chiusa © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 07.03.2020 Pizzeria Cavallino chiusa © Foto Pierluigi Bumbaca



Non per una forte e prolungata crisi, non per un drastico e repentino calo di clienti legato al coronavirus. Se la pizzeria “Al Cavallino” cessa l’attività è solo per espandersi, per cercare una clientela più ampia. Tuttavia, non a Gorizia. Quindi, la città si impoverisce con la chiusura di un altro locale, l’ennesimo. E, nel caso della pizzeria di via XXIV Maggio, si tratta certamente di un locale storico. Era il 2009 quando l’aveva rilevato Caterina Alberoni, nata a Trieste ma proveniente da una famiglia di pizzaioli del Sud.

«Inizialmente - racconta la signora Caterina -, proponevamo la tradizione della pizza napoletana piccola e con il bordo pronunciato (secondo la scuola di mio papà), invece di quella più grande, “a ruota di carro” (che, invece, è propria della scuola della famiglia Sorbillo, di cui fa parte mia mamma). Con il tempo, però, le nostre pizze sono diventate di dimensioni maggiori, ma, soprattutto, nel portare avanti la tradizione napoletana, le abbiamo arricchite in maniera innovativa con l’uso di prodotti del territorio e di tutta Italia, legati ai presidi Slow Food: Rosa di Gorizia, Formadi Frant e prosciutto di San Daniele, tanto per far degli esempi».

La decisione di andar via, in ogni caso, era già maturata da un po’ e si è concretizzata con l'individuazione di una sede ritenuta valida. Quindi, Caterina aprirà - spera in maggio - una pizzeria a Trieste, ma sul punto preferisce non dire di più. Rassicura tuttavia la propria clientela che verrà avvisata della nuova avventura. Invece, non evita di raccontare i motivi alla base della scelta: la volontà di gestire un locale più ampio, con un parcheggio nelle immediate vicinanze e con spazi altrettanto vicini per scaricare i prodotti. Di certo, l’esperienza goriziana, a quanto afferma, è stata estremamente positiva, al punto che tiene a ringraziare la clientela non solo cittadina, ma di tutto il Friuli Venezia Giulia (anche di Pordenone) e della Slovenia. «Sì, abbiamo sempre avuto molti apprezzamenti proponendo un tipo di pizze differenti da quelle consuete e sempre mettendoci serietà, impegno e qualità negli ingredienti. Ed è su questa linea che intendiamo proseguire, anche prestando un’attenzione ancora maggiore all’uso delle farine e dedicandoci maggiormente ai dolci - continua la signora Caterina -. Non a caso siamo stati inseriti in diverse guide enogastronomiche della regione».

Sia come sia, in ogni caso, a Gorizia “Al Cavallino” chiude. E questo mese sarà dedicato al trasferimenti di macchinari e attrezzature a Trieste, dove comincerà la nuova avventura. —

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