Pizzi, tacchi record e perizoma Le “armi” della sexy star Alexia

Sul palco del Carillon la giovane rumena passa dalla lap dance al nudo integrale Tra il pubblico uomini dal look vistoso e gruppi di ragazzini con gli ormoni a mille
Di Benedetta Moro
Lasorte Trieste 29/10/16 - Via S.Francesco, Night Club Carillon, Sexy Star, Spogliarellista, Alexia Mell
Lasorte Trieste 29/10/16 - Via S.Francesco, Night Club Carillon, Sexy Star, Spogliarellista, Alexia Mell

di BENEDETTA MORO

I guanti in pizzo nero si sfilano lentamente. Il corpetto dalle sfumature rosse si slaccia piano piano. In mezzo c’è il palo della lap dance. Attorno, uomini dai 30 ai 70 anni e giovani in piena pubertà non attendono altro che lei li sfiori. Alexia Mell, rumena, è tutta lì per loro, per una notte sarà l'ospite d'eccezione del Carillon, il locale d'intrattenimento dove oltre al cabaret, il venerdì e il sabato si può assistere a spettacoli erotici con sexy star.

Al primo piano della sala di via san Francesco nulla è lasciato all'immaginazione. Si va fino in fondo. La notte è già buia da un bel pezzo e Alexia, arrivata nel pomeriggio, cammina sinuosamente tra i tavolini con un abito da diva, ma non indossa ancora quello da burlesque che la renderà regina del palcoscenico verso l'una. È ancora presto, sono passate le 23, il locale è ancora semivuoto. Entrando nell'ingresso del palazzo, che tiene la porta principale spalancata, e salendo poi le scale, sembrerebbe di entrare in un normale edificio di appartamenti privati. Ma quando si aprono le porte antipanico di colore rosso del Carillon, si entra in un mondo parallelo. Quadri e specchi con cornici vistose e massicce che richiamano un finto '800 adornano pareti rivestite di tessuto color bordeaux. Per terra moquette. Ad attendere i clienti, a cui vengono date delle tessere per le consumazioni, un gentile signore sulla sessantina, che indossa occhiali a goccia, giacca e pantaloni dai colori grigi, scarpa nera a punta tonda. «Scusi, lei è il signor Graziano?». Arriva poi un altro signore, che si occupa sempre di accogliere gli ospiti. Anche lui è vestito di tutto punto. Ma Graziano non compare. Tende di velluto nascondono ancora per poco lo spazio principale, cui si accede tramite un breve corridoio. Graziano Bissacco, il titolare del locale, finalmente fa la sua apparizione. Molto più casual e più giovanile, con una maglietta bianca e un pantalone scuro, fa strada a qualche persona.

Al bancone del bar, rivestito nei bordi da un bracciolo di pelle nera soffice, adatto per appoggiarsi tra un drink e una chiacchiera con qualche ragazza “immagine”, alcuni uomini iniziano a ordinare. Alexia, con il suo vestito lungo nero con paillettes che appena appena tocca a terra con un po' di strascico, sorride. Seno in vista, non prosperoso, pelle color rosa chiaro, occhi truccati ma non eccessivamente, ciglia finte folte e nere. Con lei parla un uomo, ma non uno qualunque, non un potenziale cliente, no: suo marito. A chiamarli è stato proprio il Carillon, per una serata esclusiva con una “sex bomb”. Anzi, due sex bomb. Perché dall'agenzia che Alexia gestisce con il marito e che vanta un folto book di “ragazze immagine”, modelle, cubiste, c'è anche la romagnola Vittoria Vinci. Una ragazza che fino a due anni fa faceva l'impiegata in Provincia dalle sue parti, come responsabile commerciale: «Ma la routine - racconta - mi annoiava». E allora, invitata da un’amica a frequentare una scuola di burlesque, ha fatto della nuova passione il suo lavoro.

Alta con i tacchi un metro e novanta non passa di sicuro inosservata. Fisici diversi: le curve di Alexia sono più morbide, Vittoria è più longilinea ma in evidenza ha messo comunque un seno e un lato b prorompenti. Lei si siede subito in cerca di qualcuno che le offra un drink, perché la sexy star non è solo spettacolo. Il suo guadagno si basa anche sulle percentuali di incassi derivanti dai drink degli uomini che queste “femme fatale” riescono ad abbordare durante la serata.

Alexia sparisce dietro il sipario che c'è in fondo al locale. Si deve preparare per lo show. Intanto a mezzanotte a tenere compagnia agli ospiti che iniziano ad arrivare, oltre a Vittoria, ci sono due ragazze del posto, che probabilmente lavorano lì di routine. Le loro attenzioni sono tutte per un giovane che, dall'accento, non sembra italiano. Jeans e giacca in pelle, è uno a cui piace attirare l'attenzione, perché intanto ruba il palcoscenico e inizia ridicolmente a mimare una specie di lap dance, ma il personale lo ferma subito.

Entra un ragazzo particolarmente belloccio, che si siede con una ragazza al bancone del bar. Vestito rosso lungo, sandali demodé, chignon, è sicuramente più vecchia di lui. Nel tavolino a fianco un ragazzo con un codino particolare. «Quello - dice Alexia prima di andarsi a cambiare - mi è venuto a mostrare dei volantini su Radio Maria e altro materiale legato a qualche credo. Di gente strana in questi posti ne trovi quanta ne vuoi».

Intanto fanno il loro ingresso a scatti una decina di ragazzini, che si posizionano nelle poltroncine anni '70 immediatamente davanti al palco. All'inizio della sua carriera “notturna”, quando aveva 23 anni, Alexia un po' di imbarazzo lo provava. Non era semplice mostrare subito il suo corpo. Ha iniziato con il topless, «ma poi pian piano ci prendi l'abitudine». E da autodidatta è diventata con pazienza una ragazza di spettacolo e poi anche imprenditrice con suo marito. «Con questo mestiere, che faccio con passione, posso permettermi quella scarpa in più e cose che adoro, che un’impiegata o una cameriera non possono permettersi. Vivo bene». Anche se poi, pur guadagnando di più, molti soldi se ne vanno per i vestiti discena. I suoi guadagni, in ogni caso, dipendono dalla serata. Quanto riesce a portarsi a casa? Top secret. Ci sono mesi in cui guadagna di più e magari altri in cui con le serate non incassa nulla. E quando non è un’ospite ma semplicemente deve guadagnare sui drink, il suo mestiere si trasforma anche in quello di psicologa. «Gli uomini ti raccontano i loro problemi a casa e loro i gusti anche decisamente particolari».

«Signori e signori, benvenuti. Questa sera si esibirà per noi Alexia Mell». La musica cambia di colpo, da pop diventa più lenta, per i gesti sensuali che accompagneranno Alexia nello spogliarello. Le luci da discoteca, quelle colorate e in alternanza, si spengono per lasciare spazio a quelle più soffuse. La ragazza rumena esce da dietro le quinte. Cambio d’abito: un abito burlesque e una mascherina in pizzo. Entrano gli ultimi ospiti. Due stranieri che ordinano subito due gin tonic. Su di loro si “fiondano”, poco dopo la fine dello spettacolo, le due “ragazze immagine” del locale. Anche loro devono guadagnare questa sera. Via un guanto. Via l'altro. Un giro intorno al palo, un altro sfiorando il pavimento. Alexia ai piedi porta dei sandali di plastica con plateau e tacco 20. Sono trasparenti con i brillantini. Ma nonostante questa imponente altezza, Alexia riesce abilmente a piegarsi intorno al palo, scende dal palco e inizia, a seno nudo, a passare tra i tavolini, a svelarsi da vicino agli uomini che la toccano, la amano per un secondo, la sognano per un istante, si eccitano per un minuto. È allenata, va due, tre volte alla settimana in palestra, ama comunque mangiare e per la cura del suo corpo spende sui 200 euro in media al mese.

I ragazzini hanno l'adrenalina a mille. Sono i primi a essere visitati. Alexia torna sul palco. Dopo il corpetto, scende la gonna. Rimane in perizoma e reggicalze in rete con una danza erotica. Tra gli occhi che la fissano, anche suo marito. Che però non la ammira sempre. Fa una telefonata, si assenta un attimo. Torna, la guarda da lontano. Parla con i proprietari del locale e con la coda dell’occhio la guarda. Alexia rimane completamente nuda. Appoggia un lenzuolo a terra. E poi con lo stesso tessuto si aggira per i tavoli per salutare ancora una volta i suoi clienti. Che possono ammirare e toccare, ma nulla di più++.

. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo