Poche richieste, il Centro di Monfalcone per i vaccini aperto a metà: saltate più di mille dosi in tre giorni

Gli over 80 continuano a mettersi in fila, non le categorie prioritarie. Solo giovedì a pieno servizio, poi lo stop con 9 appuntamenti. E mercoledì a Gorizia lo spazio della Fiera ne può fare mille al giorno

MONFALCONE. Nel Basso Isontino la corsa al vaccino anti Covid da parte degli over 80 non si ferma. Accompagnati il più delle volte dai figli, gli anziani hanno riempito anche ieri pomeriggio il nuovo punto vaccinale di Monfalcone, allestito dal Comune, d’intesa con Asugi, nel Centro anziani della città dei cantieri. La struttura ha invece sospeso, dopo una sola mattinata a pieno ritmo (la prima, quella di giovedì), l’attività rivolta alle categorie prioritarie al momento individuate (personale scolastico e delle università, forze di polizia e di polizia locale) per mancanza di prenotazioni.

«Non siamo a conoscenza di disdette – ha sottolineato ieri l’assessore regionale alla Sanità Riccardi –. Il centro di Monfalcone chiude per mancanza di prenotazioni». Solo 9 quelle ricevute per venerdì mattina contro un potenziale di distribuzione di 250 dosi al giorno del farmaco prodotto da Astra Zeneca. Il numero esiguo ha indotto Asugi a riprogrammare le prestazioni, contattando i cittadini che avrebbero voluto ricevere il farmaco, visto che la ridottissima adesione non avrebbe giustificato un’apertura della struttura, dove, con 5 postazioni a disposizione, l’attività coinvolge a ogni sessione 11 infermieri (tra accoglienza, triage, somministrazione) e un medico.

Senza contare il personale del Comune e di Asugi o i volontari di associazioni locali, che sono impiegati per fornire un supporto ai cittadini al loro arrivo al Centro anziani, fornendo i moduli e aiutando a compilarli, regolando l’accesso, assistendo chi ha difficoltà motorie. Il servizio per le categorie prioritarie non è stato attivato nemmeno ieri mattina e non lo sarà nemmeno oggi, giornata riservata solo al personale essenziale fino a un massimo di 600 dosi erogabili, nei programmi di Asugi.

Un cartello collocato sul portoncino d’ingresso al giardino del Centro anziani lo comunicava già ieri mattina. “Gli appuntamenti della seduta vaccinale della giornata di domenica 14 marzo sono stati sospesi in altra data”, si poteva leggere nell’avviso, che invitava poi le persone che Asugi non è riuscita a contattare a riprogrammare la vaccinazione (telefonando allo 0403997777 dalle 15 alle 17, dal lunedì al venerdì). L’attività rivolta al personale scolastico e alle altre categorie prioritarie dovrebbe comunque riprendere regolarmente lunedì, secondo le indicazioni in possesso dell’assessore comunale alle Politiche sociali Michele Luise.

«Abbiamo messo in piedi una struttura con un impegno non trascurabile – aggiunge però Luise – e quindi dovrebbe lavorare al massimo delle sue potenzialità, che al momento arriva fino a 448 persone vaccinabili, ma con la possibilità di salire, con un potenziamento ulteriore delle dotazioni e del personale, a 1000». Quanto potrà già garantire da mercoledì il nuovo centro vaccinale allestito a Gorizia nei padiglioni del quartiere fieristico della città. Nel padiglione B della fiera saranno operativi 10 box per le vaccinazioni e 3 box “sanitari” con l’obiettivo di far entrare la campagna di immunizzazione nella sua fase operativa di massa, visto che postazioni, personale e dosi sufficienti ci sono.

Se l’obiettivo deve essere quello di accelerare, allora però, secondo l’assessore alle Politiche sociali di Monfalcone, ed ex direttore del Distretto sanitario del Basso Isontino dell’ex Azienda sanitaria Bassa Friulana Isontina, andrebbe effettuato un ragionamento sulla possibilità di rendere disponibili in qualche modo le dosi inutilizzate da parte delle categorie ora individuate come prioritarie. Luise chiede, insomma, di “sfruttare” al massimo la struttura del Centro per anziani trasformata in centro vaccini. Tra gli esclusi, in questo momento, ci sono gli esposti amianto, assieme ad altri soggetti fragili, mentre sono sempre di più anche nel Monfalconese gli over 70 che stanno cercando di mettersi in fila per il vaccino senza ancora poterlo fare.

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