Pola ricorda Vergarolla lapide negata alle vittime
POLA. Quando finalmente dopo anni di meticolosi preparativi sembrava che fosse in dirittura d'arrivo la collocazione di due lastre in pietra con i nomi delle vittime della strage di Vergarolla ai...

Lasorte Trieste 13/04/17 - Pola, Istria, Croazia, Piazza S.Tomaso, Cattedrale, Cippo di Vergarolla
POLA. Quando finalmente dopo anni di meticolosi preparativi sembrava che fosse in dirittura d'arrivo la collocazione di due lastre in pietra con i nomi delle vittime della strage di Vergarolla ai lati del monumento esistente, è arrivata la brutta notizia: Zagabria dice no a questa integrazione del monumento. A riportarla ai presenti durante la mesta commemoriazione del terribile scoppio del 18 agosto 1946 che costrinse gli Italiani di Pola a intraprendere la via dell'esodo, è stato l'architetto Tullio Canevari, ex presidente del Libero Comune di Pola in esilio che ogni anno organizza la cerimonia assieme al Circolo di cultura istroveneta “Istria” di Trieste. E tra i presenti non sono pochi quelli che hanno esternato disapprovazione. Ma perché il ministero croato della Cultura ha dato disco rosso al progetto delle due lastre? «Perché - come ci ha spiegato lo stesso Canevari - in quel punto nel sottosuolo sono stati individuati i resti di mosaici romani e tutta l'area ha lo status di sito arheologico». «È una cosa di cui eravamo al corrente - aggiunge Canevari - tuttavia pensavo che avremmo ottenuto il permesso di collocare le due lastre in quanto io stesso ho definito un progetto il meno invasivo possibile consistente in due lastre di pietra d'Istria leggermente inclinate, semplicemente appoggiate sul suolo». Canevari comunque non si da per vinto e annuncia battaglia a Zagabria affinchè il monumento venga integrato, anche perché il relativo progetto ha già ottenuto luce verde dell'amministrazione municipale e della Sovrintendenza ai beni culturali della regione. Alla mesta cerimonia è intervenuta la deputata italiana Laura Garavini. «Mi preme molto commemorare questa strage - ha esordito - la prima strage di Italiani in tempo di pace, in tempi successivi alla guerra quando tante persone normali, bambini, cittadini famiglie stavano semplicemente vivendo una giornata di festa». Garavini ha poi ricordato che nel 2015 fu possibile portare nelle istituzioni del Parlamento italiano la celebrazione della strage. La deputata come del resto il Console Generale d'Italia a Fiume Paolo Palminteri hanno ricordato che nell'aprile scorso resero omaggio alle vittime di Vergarolla due ministri del governo italiano (Beatrice Lorenzin e Angelino Alfano) e due ministri del Governo croato (Milan Kujundžic e Davor Ivo Stier) quale segno di rispetto nei loro confronti. La tragedia del 18 agosto 1946 è stata rievocato da Maria Rita Cosliani vice presidente del Libero Comune di Pola in esilio. La cronaca dice che la mattina di 71 anni fa sulla spiaggia di Vergarolla si erano date appuntamento numerose famiglie di polesani, per continuare la festa dell'Assunta e per assistere alla regata remiera dedicata ai 100 di fondazione della società Pietas Julia. Purtroppo alle 14.10 quella bella giornata di sole si trasformò in strage: saltarono in aria 9 tonnellate di esplosivo contenute in 28 mine residuati di guerra.
(p.r.)
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