Polo Termale ridotto ma resta l’hotel a 5 stelle

Il futuro Polo Termale sarà meno invasivo rispetto al piano di fattibilità previsto inizialmente dall’ufficio di progetto. L’ampia area già stabilita, all’interno del quale sorgeranno tutte le strutture e dove troveranno spazio anche il Parco delle Rose e gli altri servizi, rimarrà identica, ma le società che si sono dichiarate disponibili a partecipare al prossimo bando di gara avranno meno bisogno di utilizzare l’intero comprensorio. Il sindaco, Edoardo Maricchio, si è limitato a queste affermazioni replicando a domande postegli da consiglieri di minoranza non potendo assolutamente entrare nel merito dei dettagli – così ha precisato –, che nemmeno conosce, anche perché c’è ancora una gara pubblica da effettuare.
Tutto è nato dal fatto che nella verifica della situazione di bilancio è stata posta una voce di 300mila euro relativa a un rimpinguamento, da parte della Regione ma con un contributo diretto al Comune, dei fondi a disposizione dell’ufficio di progetto per predisporre appunto i nuovi elaborati e bandire la nuova gara. Elaborati che terranno conto delle osservazioni e delle proposte che hanno formulato sei società che hanno partecipato ai dialoghi tecnici a seguito della gara per la ricerca di un project manager che era andata deserta. Il primo cittadino ha spiegato che, essendo andata deserta la gara, si va verso una nuova proposta che conterrà le indicazioni che per la maggior parte sono state recentemente presentate dalle varie società. Nonostante le domande fatte in aula fossero indirizzate a conoscere se ci sarà o meno il grande albergo a 5 stelle preventivato inizialmente – è quello che ha provocato i maggiori malumori, oltre alla paura che venga rovinato o ridotto il Parco delle Rose -, il sindaco non ha aggiunto altro. Nemmeno se ciò potesse significare una minor quantità di cemento, ovvero meno costruzioni o quantomeno meno impattanti. Qualche cosa in più, che fa capire come l’albergo lo prevedono quasi certamente tutte le sei società, l’ha detta l’assessore regionale Federica Seganti contattata ieri telefonicamente. L’assessore ha spiegato che alcune società hanno dichiarato minor interesse per la congressualità e altre hanno espresso l’intenzione di realizzare il minimo previsto e necessario in quanto a numero di parcheggi. Ciò dovrebbe significare altresì un minor intervento finanziario regionale e un minor investimento dei privati. L’esponente regionale ha ribadito poi l’importanza della presenza di una struttura di grande prestigio, a 5 stelle, che non sottrae lavoro alle altre strutture ricettive, ma incrementa le presenze. Infine ha spiegato che le statistiche parlano chiaro: «Nelle preferenze dei turisti per la scelta della vacanza, al primo posto c’è la cultura intesa nel più ampio significato del termine, al secondo la gastronomia, al terzo il wellness e dopo il mare e la montagna. Se dovessimo riuscire – ha detto la Seganti – ad abbinare nelle scelte il wellness e il mare di Grado, faremo davvero bingo».
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