Poloni veste di azzurro con l’hockey in line

Il ronchese ai campionati mondiali master a Bolzano e Merano. Il coronamento di una carriera
Bonaventura Monfalcone-27.05.2016 Giocatore di hockey inline scelto per la nazionale over 48-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.05.2016 Giocatore di hockey inline scelto per la nazionale over 48-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Il coronamento di una lunga carriera. Il riconoscimento a tanta passione ed a tanti sacrifici. Ci sarà anche Michele Poloni a vestire la casacca della nazionale italiana impegnata, dal primo al 5 giugno prossimi, a Bolzano e Merano, nei campionati mondiali master di hochey in line. Poloni, 49 anni, che oggi, va anche ricordato, è l'unico commerciante di articoli sportivi presente a Ronchi dei Legionari, giocherà nel ruolo di difensore nella categoria “Over 45” che, per la prima volta, si affiancherà a quella “Over 38” che, in terra altoatesina, sarà protagonista della settima edizione del mondiale.

Già due anni fa Michele Poloni, uno degli artefici del “Giardino di Natale” e della tanto frequentata pista di pattinaggio che da tre anni anima il Natale ronchese, iniziative promosse dall'associazione “Ronchi Live” per sostenere il commercio locale e della quale fa parte sin dalla sua fondazione, già due anni fa aveva preso parte ad un torneo internazionale. E già in quell'occasione aveva fatto scoprire le sue doti e le sue capacità. Ma vestire la casacca azzurra sarà certamente un'altra cosa.

«Sono felice, sono davvero tanto felice – racconta – e questo premio è arrivato proprio nell'anno in cui avevo deciso di smettere di fare agonismo. Non di pattinare, che è da sempre la mia passione, ma non di fare competizioni e partecipare a dei campionati». Ed invece ecco che per il commerciante ronchese la vita agonistica non è ancora finita. «Ho iniziato a pattinare a cinque anni – aggiunge – poi, nel 1991, ho dato vita ad una squadra che portava il nome del mio negozio: Record. Tra il 1992 ed il 1996 ho organizzato dei tornei in occasione dell'Agosto Ronchese, poi c'è stata la fusione con Opicina e sono andato avanti». Da molti anni è uno dei punti di forza della compagine del Polet di Trieste che ha appena concluso il campionato di serie A. «Mi alleno molto, faccio attività fisica – prosegue – e tutto ciò mi consente di rimanere in forma. Qualcuno, durante la appena passata stagione, mi ha notato e sono orgoglioso di difendere i colori della nazionale italiana in questo mondiale». Per Ronchi dei Legionari, terra di baseball, di softball, di ciclismo e di bocce, discipline che hanno sfornato nomi di atleti la cui notorietà ha varcato i confini del territorio nazionale, è la prima convocazione di un atleta in nazionale nella disciplina dell'hockey in line. Esso è uno sport di squadra, che si gioca indossando dei pattini in linea su una superficie di piastrelle di materiale plastico, legno, cemento o altro materiale idoneo approvato dal Cirilh, ovvero l'International Committee of Roller Inline Hockey. Il termine “in-line” è dato proprio dall'utilizzo dei pattini in linea a differenza dei tradizionali pattini a rotelle usati nell'hockey su pista.

I giocatori utilizzano un bastone o meglio comunemente detta “stecca”, nella maggior parte dei casi oggi in carbonio, per colpire un duro disco di plastica con la finalità di effettuare il goal nella porta avversaria. Praticamente è come l'hockey ghiaccio giocato sui roller. A Merano e Bolzano, dove sono stati infatti adattati i due palaghiaccio, l'Italia dovrà vedersela con formazioni di carattere come, tre l'altro, la Repubblica Ceca, il Canada e gli Stati Uniti.

E chissà che a Ronchi dei Legionari non arrivi qualche bella medaglia. Qui, di sicuro, tutti tiferanno Michele.

(lu.pe.)

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