«Pompiere volontario sempre in prima fila»

A dispetto della giovane età, Giovanni Pecchiar aveva già fatto molto: volontariato nella lotta agli incendi e in museo, militante politico per la causa della sua città.
Membro del Corpo dei pompieri volontari dall’età di 15 anni, era un appassionato di motori e nel tempo libero si impegnava al Museo ferroviario.
Lo ricorda con affetto Alessandro Novello, responsabile del Corpo pompieri volontari di Trieste: «Entrato giovanissimo per seguire le orme di papà, anche lui volontario e socio fondatore del Corpo, si è subito distinto come allievo per disponibilità ed impegno e successivamente come volontario nell’antincendio boschivo e nelle attività di Protezione civile fino ad ottenere l'incarico di caposquadra del gruppo giovanile. Proprio in questi giorni si stava addestrando in vista delle “Olimpiadi dei volontari antincendio regionali” in programma a Cividale». Da anni Pecchiar si occupava di motopompe e attrezzature per i pompieri volontari, e da quando aveva compiuto 18 anni si era piazzato in prima fila nelle missioni di soccorso anti incendio: «Ragazzi come lui oggigiorno sono difficili da trovare - commenta Novello -. Sono pochi quelli che a 20 anni sono disposti ad impegnarsi. Giovanni invece doveva sempre fare qualcosa».
«Appassionato di meccanica e motori - scrive ancora Novello - Giovanni divideva il suo tempo libero tra il volontariato e la passione per il restauro di veicoli sportivi storici. Era anche impegnato al Museo ferroviario assieme al padre, tecnico delle Ferrovie dello Stato, dove si adoperava per rimettere a nuovo le vecchie locomotive».
Durante l’adolescenza Pecchiar aveva partecipato anche alle attività parrocchiali. Chi l’ha conosciuto a quel tempo lo ricorda oggi come un giovane solare, socievole, sempre in sella a una bella vespa.
Tra le sue passioni ritroviamo anche la politica.
Giovanni era infatti attivo anche nel Movimento Trieste Libera, che ieri lo ha ricordato sulla sua pagina Facebook: «Questo giovane che ha perso la vita era uno del movimento. Portiamo avanti la causa a testa alta anche per lui che ci ha lasciato. Riposa in pace». «I triestini si ricorderanno di te per aver creduto nella nostra libertà», commenta un iscritto alla pagina. Difficile dimenticare un giovane tanto pronto a spendersi per gli altri.
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