Porsche in fuga investe poliziotto

Scene da un poliziesco. Con tanto di banditi a bordo di un bolide in fuga (che non si fermano agli “stop!” intimati a più riprese dalle forze dell’ordine) e di agente investito (per fortuna di striscio) da quel bolide. Nientemeno che una Porsche, non si esclude rubata, che verrà di lì a poco ritrovata abbandonata tra i boschi. E con tanto di colpo di pistola sparato in aria, nella concitazione del momento, proprio dal poliziotto ferito.
Non si tratta di fiction, e non siamo ovviamente sulle leggendarie strade di San Francisco, bensì sulle nostre. Quelle di Trieste. Eccoli i fotogrammi di un sabato sera ad alta tensione - l’ultimo in ordine di tempo, quello del 4 agosto - durante il quale si è rischiata la tragedia (a pagare col sangue sarebbe stato un tutore dell’ordine) e al termine del quale i malviventi che si nascondevano dietro i vetri della Porsche (presumibilmente due, forse tre) sono riusciti a farla franca, ma si sono trovati costretti, in cambio, a sbarazzarsi del macchinone.
Il fatto - che la Questura ha reso noto nella giornata di ieri, senza entrare nei dettagli, e dopo che l’apposita informativa di polizia era stata già inoltrata a Roma (trattandosi di episodio riconducibile a indagini in corso in più zone d’Italia sul traffico internazionale di auto di pregio rubate) - ha toccato, nel suo concitatissimo svolgimento, tre distinti punti del suolo triestino: prima le strade del centro, poi Aquilinia, alle porte di Muggia, e infine San Dorligo della Valle, al di fuori dell’abitato, a ridosso del confine con la Slovenia, verso cui non è escluso che i fuggitivi siano scappati.
Erano grosso modo le sette e mezza di sabato sera, come detto, quando lungo le vie del centro un’auto dov’erano in servizio alcuni uomini della Squadra mobile - impegnati proprio in specifiche attività di contrasto dei furti internazionali di automobili - ha intercettato quella Porsche, dalla targa slovena. Targa che, sarebbe emerso poi, non corrispondeva al numero di telaio. Alla paletta dell’alt il bolide non ha risposto con una frenata, ma con un’accelerata. Direzione: periferia est. Il confine di Rabuiese, o di San Bartolomeo. Gli agenti della Mobile, a distanza, hanno allertato la centrale operativa della Questura, da dove è stato organizzato in tempo reale un posto di blocco, coi rinforzi di Squadra volante e Polstrada. Ma neanche davanti a tale posto di blocco, allestito in prossimità di Aquilinia, la Porsche si è arresa. “Fermi!”. Niente da fare. Il bolide ha quasi travolto l’agente della Squadra mobile che si era esposto sulla carreggiata. Una delle larghissime ruote gli è passata su un piede, procurandogli fortunatamente non una vera e propria frattura, ma un trauma da schiacciamento, giudicato curabile al Pronto soccorso, dove è stato poi trasportato da un’ambulanza del 118, in una decina di giorni.
Nel trambusto, tanto per reazione quanto a scopo intimidatorio, il poliziotto ha esploso in aria un colpo dalla pistola d’ordinanza. Neanche quello ha fatto desistere i malviventi, che hanno sgommato deviando verso San Dorligo. Da quelle parti è stata ritrovata, alla fine, la Porsche. Chiusa a chiave e vuota. Al momento non risulterebbe rubata ma non è dato sapere di più. Le indagini sono nel vivo.
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