Porta a porta, stop da 230 firme Il questionario ora è superfluo

Sono oltre 230 le firme raccolte perlopiù fra i residenti di Valle Goppion che indicano chiaramente cosa desidera la maggior parte dei residenti del rione: “no al porta a porta, sì ai cassonetti stradali”.
Il Comune che stava predisponendo un questionario da distribuire a tutti ma che, spiega, non è stato ancora diffuso a causa di quanto sta accadendo a seguito dell’epidemia di Coronavirus, ha così già la risposta bella e pronta. Una risposta che arriva per la quasi totalità da chi ha sperimentato questo servizio negli ultimi mesi, cioè i residenti di Valle Goppion.
I referenti del comitato spontaneo di quartiere che ha proceduto alla raccolta di firme, hanno consegnato quelle finora raccolte all’ufficio protocollo del Comune martedì e proprio nella stessa giornata il Comune ha diffuso la nota con la quale fa riferimento alle sue intenzioni relative al questionario.
Il testo della petizione sottoscritta da 230 persone, ricorda che da luglio del 2019 è stato introdotto in via sperimentale il nuovo sistema di raccolta porta a porta in Valle Goppion, ma anche a Fossalon e Boscat.
Con tale sistema, hanno ricordato i promotori della raccolta di firme, sono emersi diversi disagi: necessità di conservare i rifiuti all’interno della propria abitazione in attesa delle giornate di raccolta, problemi legati al posizionamento, alla capienza e alla custodia dei mastelli, reperimento a spese proprie di sacchetti idonei. Ecco il perché della petizione con la richiesta al sindaco, almeno per quel che concerne Valle Goppion, che venga interrotta la sperimentazione e sia ripristinato in modo permanente il precedente sistema di raccolta differenziata mediante i cosiddetti cassonetti stradali.
«Nel breve lasso di tempo di una settimana – spiegano – sono state raccolte, senza alcuna fatica, oltre 230 firme, prevalentemente di residenti nella zona di Valle Goppion (Cavarera), ma risulta comunque significativa la partecipazione di cittadini gradesi abitanti in altri quartieri (si ricorda che l’intento dichiarato a suo tempo dall’amministrazione era quello di estendere la raccolta porta a porta anche ad altre aree del Comune), a testimonianza del senso di comunità che lega la popolazione isolana e della percezione condivisa in tema di raccolta rifiuti. A fronte di questa massiccia risposta in così breve tempo, il Comitato proponente ha ritenuto che non fosse necessario prolungare ulteriormente la raccolta di firme, anche considerato che il tetto delle cento sottoscrizioni (usualmente ritenuto una manifestazione del sentimento popolare degna di considerazione da parte degli amministratori) è stato più che doppiato».
La speranza del Comitato è pertanto quella che l’amministrazione comunale, «già dimostratasi nel recente passato particolarmente sensibile a questa forma di democrazia partecipata, possa recepire la richiesta avanzata da una significativa porzione della popolazione».
Nello stesso giorno di consegna ufficiale delle firme, il Comune ha reso noto che, in collaborazione con Isontina Ambiente, aveva predisposto nelle scorse settimane la consegna di un questionario da distribuire tramite un addetto casa per casa a Valle Goppion per valutare il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta.
«Il questionario avrebbe dovuto raccogliere le osservazioni dei cittadini sulle modalità di conferimento dei rifiuti, in modo da valutare il servizio porta a porta finora svolto in fase sperimentale per poter applicare poi interventi migliorativi. Un banchetto informativo avrebbe dovuto anche essere presente, in determinati orari, di fronte al supermercato Despar».
Il questionario, ha precisato ancora il Comune, sarebbe stato poi distribuito anche a Fossalon e Boscat, le due frazioni agricole interessate dal nuovo sistema di raccolta. «A seguito però dell’evolversi dell’emergenza sanitaria in atto, il Comune e Isontina Ambiente hanno convenuto di rimandare il questionario a emergenza terminata».
Tuttavia per quanto concerne Goppion appare evidente che la volontà di buona parte dei residenti sia già stata espressa con la raccolta di firme. Nel rione ci sono, infatti, 734 residenti e a firmare, come riferiscono i promotori della raccolta, sono state per buona parte, uno solo per famiglia.—
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