La Regione cambia volto al porticciolo di Barcola: «Sarà più accogliente»

Aperto il cantiere in piazzale 11 Settembre per la riqualificazione del porticciolo, che verrà “restituito” alla città

Stefano Bizzi
Transenne e reti delimitano l’area di cantiere interessata alla riqualificazione del porticciolo di Barcola Foto Massimo Silvano
Transenne e reti delimitano l’area di cantiere interessata alla riqualificazione del porticciolo di Barcola Foto Massimo Silvano

Con la posa delle reti metalliche sul piazzale 11 Settembre è entrato nella fase operativa l’intervento di riqualificazione del porticciolo di Barcola. Dopo un sopralluogo effettuato la scorsa settimana, lunedì la Regione ha consegnato il cantiere al raggruppamento temporaneo d’impresa formato dalla Zanini Antonio Srl di Manzano e dalla Elettrica Ducale srl di Cividale del Friuli. L’intervento presenta un quadro economico del valore di 320.677,22 euro e prevede 82 giorni di cantiere.

«Con la consegna del cantiere, oggi apriamo una nuova fase per Barcola», ha commentato l’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante, aggiungendo: «Restituiremo ai cittadini e ai turisti un tratto di costa storicamente importante, rendendolo uno spazio aperto, inclusivo, sicuro e integrato nel tessuto urbano triestino. È un passo concreto verso una visione di una Regione che valorizza il rapporto con il mare, la qualità degli spazi pubblici e la sostenibilità ambientale».

Il porticciolo di Barcola verso la riqualificazione
Una panoramica del porticciolo di Barcola che da via Almerigo Grilz a piazzale 11 settembre precede l’inizio della pineta di Barcola Foto Lasorte

L’area da anni non è più destinata al rimessaggio e alla manutenzione delle imbarcazioni come a suo tempo prevedeva un ordinanza della Capitaneria di Porto (la 926/82). Eliminati i vincoli posti dall’ordinanza, verrà permessa la piena fruibilità pubblica degli spazi della zona e del lungomare.

In accordo con la Capitaneria di Porto, infatti, il progetto realizzato dall’ingegner Aulo Guagnini con l’assistenza dell’architetto Maurizio Anselmi prevede innanzitutto di convertire la destinazione d’uso del porticciolo – ora adibito appunto al rimessaggio e alla manutenzione delle imbarcazioni – ad un’area pienamente fruibile al pubblico. La Rup Elisabetta Gamba ha potuto contare su un gruppo di lavoro costituito, tra gli altri, dall’ingegner Andrea Gambardella e dalla dottoressa Pamela Moratto.

Sull’aera demaniale verrà realizzata una pavimentazione drenante in impasto cementizio e inerte calcareo locale, «scelta per coniugare le performance tecniche, l’impatto ambientale contenuto e l’evocazione del paesaggio carsico triestino». Come evidenziato dalla Regione, l’area sarà suddivisa in due zone cromatiche – grigio chiaro, in continuità con la pietra arenaria della banchina, e grigio più scuro, in raccordo con il manto del parcheggio – per migliorare leggibilità e integrazione con l’intorno. Sempre a proposito di visibilità, verrà installato un nuovo impianto di illuminazione, composto da otto pali alti 5 metri, modulare e predisposto anche per effetti scenografici in occasione di grandi eventi, tra cui la Barcolana. Infine, per eliminare le rastrelliere utilizzate attualmente per le passerelle delle imbarcazioni, l’arredo urbano sarà arricchito da 20 panche in cemento prefabbricato pigmentato progettate per ospitare fino a 40 passerelle metalliche da diporto coltre che da 15 esemplari di leccio in aiuole dedicate, con contratto di garanzia biennale d’attecchimento.

«Il progetto – ha ribadito l’assessore Amirante – farà da volano per una nuova stagione della riviera di Barcola: più accogliente, più verde, più vivibile, capace di valorizzare la bellezza di Trieste e il suo legame con il mare».

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © Il Piccolo