Porto di Trieste, cresce la paga di D’Agostino ma l’uomo d’oro è Gurrieri

Il numero uno dell’Authority unica passa da 150 a 170mila euro lordi all’anno. Il direttore amministrativo ne incassa 214mila. Sommariva ultimo in classifica
Il commissario del porto di Trieste Zeno D'Agostino
Il commissario del porto di Trieste Zeno D'Agostino

TRIESTE Mentre latita ancora l’annuncio della composizione della nuova governance dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale di cui faranno parte Trieste e Monfalcone, il ministero, secondo l’anticipazione fatta dal sito specializzato The Meditelegraph, ha emanato il decreto sulle indennità previste per i presidenti: 170mila euro lordi all’anno (circa 7mila euro netti al mese) a cui si aggiunge una quota variabile di ulteriori 60mila euro lordi ottenibile tramite il raggiungimento di determinati obiettivi. È quanto dovrebbe arrivare in tasca a Zeno D’Agostino.

Nei suoi decreti di nomina a commissario dell’Authority triestina, si legge che gli era riconosciuto un trattamento economico pari all’80% di quanto previsto per i presidenti delle Autorità portuali e nel suo curriculum vitae datato 21 gennaio 2016 si specifica che il compenso previsto su base annua è di 150.896,73 euro al lordo delle trattenute di legge. D’Agostino non riceve alcun compenso per il ruolo di presidente di Trieste terminal passeggeri, né per quello di componente del consiglio di amministrazione dell’Azienda speciale per il porto di Monfalcone per cui percepisce un gettone di presenza di 30 euro a seduta. La sua nomina a presidente porta la data dell’8 novembre 2016 e ora il progresso anche economico della sua posizione è evidente anche se non clamoroso tanto da insediare il ruolo di autentico uomo d’oro del porto qual è oggi Antonio Gurrieri, responsabile della Direzione amministrativa (Contabilità finanziaria, contabilità generale e analitica, tesoreria, recupero crediti, economato, adempimenti fiscali) che nel 2015, come si legge sul sito web dell’Authority, ha raggranellato la bellezza di 214.153 euro, sempre lordi si intende. La situazione è infatti tale che è già stato segnalato che in non poche Adsp segretari generali e dirigenti a fine carriera guadagneranno più dei presidenti.

 

 

Quanto a stipendi, i pezzi grossi della Torre del Lloyd non sembrano passarsela affatto male, dati i tempi di crisi generale. Il 10 aprile 2015 il Comitato portuale con una propria delibera ha nominato segretario generale dell’Authority Mario Sommariva stabilendo il suo trattamento economico in 175.500 euro lordi, riducendo così del 10% lo stipendio di 195.000 euro annui che nel 2010 venivano percepiti da Martino Conticelli segretario all’epoca della presidenza di Claudio Boniciolli. Marina Monassi, la presidente successiva non aveva mai nominato un segretario generale di ruolo affidando gli incarichi corrispondenti a Walter Sinigaglia, facente funzioni, che nello schema delle retribuzioni per l'anno 2013 risultava però nettamente in testa ai dirigenti con un trattamento di ben 215.000 euro. Nello schema delle retribuzioni lo stesso Sommariva risulta aver percepito nel 2015, 127.646 euro, ma la sua nomina come detto è appena di aprile di quell’anno.

Non ha rivali dunque in fatto di soldi, Antonio Gurrieri, di origini siciliane, 57 anni, lauree in giurisprudenza (Bologna) e in somatopsichica (Bruxelles) che è anche amministratore delegato della società Alpe Adria. Nel 2015 ai suoi 196.000 euro di trattamento economico individuale si sono aggiunti 7.426 di premio fisso conglobato, 9.800 di raggiungimento obiettivi, 291 di incentivo progettazione e 636 di festivo non goduto. Dal punto di vista economico si è preso la rivincita per le mancate nomine a presidente e a segretario generale per le quali pure era stato candidato.

Lo segue in classifica Eric Marcone, responsabile della Direzione tecnica (Pianificazione, manutenzioni, grandi opere, ambiente, programmazione) con 167.005 euro. Su livelli pressoché uguali gli altri cinque dirigenti della Torre del Lloyd: Fabio Rizzi responsabile della Direzione attività portuali (Autorizzazioni, security, safety, permessi di transito) ha percepito 149.109 euro, Fabio Crosilla (stessi incarichi), 147.925 euro, Francesca Trampus, responsabile della Direzione amministrativa demanio (atti pluriennali, licenze, ordinanze, catasto) 145.983 euro e Roberto Magris responsabile della Direzione servizi (servizi di interesse generale, controllo società, gare e contratti, patrimonio) 145.683 euro. Quanto ai portafogli personali il porto sembra almeno una spanna sopra il municipio che logicamente ha un numero superiore di dirigenti. Nello stesso anno, il 2015, solo l’ex segretario generale Filomena Falabella teneva testa alla Torre del Lloyd con 178.874 euro. Al secondo posto con 138.553 euro Mauro Silla a capo dei Servizi e politiche sociali, somma inferiore a quella di qualsiasi dirigente del porto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo