Porto, i treni della Isc pronti a riattivare la linea Trieste-Milano

di Riccardo Coretti
Un nuovo vettore ferroviario disposto a riattivare la linea fra Trieste e Milano: si tratta della Interporto servizi cargo (Isc), già attiva all'Interporto campano di Nola, dove sono situate anche le officine di manutenzione dei nuovi treni Ntv gestiti da Montezemolo, Della Valle e Ferrovie francesi.
Su invito di Trieste marine terminal, la società che gestisce il traffico container del Molo VII, due dirigenti della società hanno presentato nei giorni scorsi un progetto a un folto gruppo di operatori portuali attivi nel Porto di Trieste. Il servizio, già attivo negli anni scorsi, era stato sospeso da Alpe Adria perché troppo dispendioso in quanto non dotato dei volumi sufficienti. Ovvero, non c'erano abbastanza container da movimentare lungo quella tratta, per continuare a tenere attiva la linea. Cosa cambierebbe, dunque con l'arrivo di Ics? Il vettore ferroviario potrebbe – in caso di accordo – trasferire su Trieste parte della sua clientela con interessi verso l'Est Europa, oltre che verso lo scalo giuliano. In questo modo la linea starebbe in piedi dal punto di vista economico.
«Siamo stati invitati da Tmt per valutare la ripresa del servizio su Milano – conferma Francesco Cacciapuoti, direttore generale di Isc – e stiamo valutando se si può raggiungere un accordo, non sappiamo ancora se con la stessa Tmt o con spedizionieri e agenti marittimi. Non vogliamo sostenere l'intero rischio di mercato, ma siamo disponibili a trattare perché abbiamo un nostro network ferroviario e abbiamo richieste dal sud Italia verso Trieste e l'Est Europa. Un nuovo incontro è previsto per gli inizi di febbraio – conclude Cacciapuoti - e in quella sede, dopo aver valutato i numeri del business e le frequenze, decideremo se l'accordo è possibile».
Isc, costituita nel 2009, è attiva sia come operatore intermodale sia come impresa ferroviaria e copre il territorio nazionale con tratte Nord-Sud a lunga percorrenza. Inoltre, Isc ha avviato un servizio di shuttle ferroviario che consente al Porto di Napoli di essere collegato direttamente con l’Interporto di Nola. Grazie alla collaborazione con i maggiori operatori ferroviari europei, Isc raggiunge terminal in Germania, Belgio, Svizzera e altri Paesi europei, mentre il piano industriale della società prevede l’espansione del network fino a 17 collegamenti nazionali al giorno.
Dopo l'ingresso di Rca (Rail cargo Austria) per i servizi su Baviera e Ungheria, dunque, il Porto di Trieste sembra aprirsi verso la concorrenza sui collegamenti ferroviari. Si tratta di una prima risposta degli operatori alle insoddisfazioni verso Trenitalia e verso Alpe Adria, che dovrebbe mantenere così il suo vero ruolo di aiuto nelle fasi di start up per nuove linee.
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