Post su Fb inguaia un maestro di danza

«Quando vedo teste di c..., piene di tic, finti messicani, bugiardi, vigliacchi, che non si prendono cura dei propri figli, come quel presunto maestro, mi rendo conto che siamo decisamente superiori»....

«Quando vedo teste di c..., piene di tic, finti messicani, bugiardi, vigliacchi, che non si prendono cura dei propri figli, come quel presunto maestro, mi rendo conto che siamo decisamente superiori». Questa frase, postata sul profilo Facebook di una collaboratrice della scuola “Emporio Danza” ha scatenato una vera e propria guerra giudiziaria tra due insegnanti di danza. Nei guai è finito l’autore del post. Si chiama Francesco Fiorani, 51 anni. È accusato dal pm Antonio Miggiani - che ne ha chiesto il rinvio a giudizio - di diffamazione. Comparirà davanti al gip Laura Barresi il prossimo venerdì 17. È assistito dall’avvocato Emanuele Urso. Chi lo ha querelato è stato Aron Coslevaz Manzi, 42 anni, che per anni ha prestato servizio come maestro proprio alla scuola “Emporio Danza”, che si trova in via Fabio Severo. Nella denuncia, presentata tramite l’avvocato Stefano Briscik, Coslevaz Manzi rappresenta la certezza che l’enunciato offensivo sia stato rivolto proprio a lui.

Spiega che ha prestato servizio di danza alla scuola di via Fabio Severo per oltre un anno, dopo di che «i rapporti con la dirigenza si sono incrinati e quindi ho deciso di rassegnare le mie dimissioni. Inoltre, a maggior individuazione della persona offesa, confermo di avere un tic, come assurge lo stesso diffamante commento, e di avere un figlio».

Inoltre Aron Coslevaz Manzi osserva che «tale comportamento è da ritenersi lesivo del mio decoro personale considerato che l’accessibilità a Facebook è rivolta a una moltitudine indeterminata di soggetti. Come se non bastasse - continua - a seguito di questa condotta indecorosa» il post è stato condiviso da più persone «allargando di conseguenza ulteriormente il numero dei soggetti che potevano notare il commento offensivo rivolto a me da Fiorani».

Da qui appunto la richiesta di rinvio a giudizio formulata da parte del pm Miggiani che sarà portata in discussione in aula davanti al gip Barresi.

Riproduzione riservata © Il Piccolo