Precipita dal terzo piano a Gradisca bambina di 7 anni salvata da una siepe

Un volo di tre piani. Una caduta fortunatamente attutita, almeno in parte, dai rami di una pianta. Avrebbe potuto avere conseguenze assai drammatiche l’episodio che ieri, verso le 12, ha avuto per protagonista una bimba di 7 anni di Gradisca d’Isonzo. La piccola ora è ricoverata all’ospedale pediatrico “ Burlo Garofolo” di Trieste.
La bambina, di origine senegalese, stava giocando sul balcone dell’abitazione di via Eulambio 14/B in cui vive con i genitori, quando per ragioni ancora in fase di accertamento all’improvviso è precipitata nel vuoto. Un salto di circa nove metri e un tonfo sordo, nitidamente udito da qualche vicino di casa che, affacciatosi alla finestra, ha trovato la piccola riversa al suolo, quasi incastrata fra la pianta che le ha probabilmente salvato la vita e il terreno. A pochi centimetri anche il marciapiede. Immediatamente è scattato l’allarme, con un inquilino dello stabile che, notata la scena, ha chiamato i primi soccorsi rivolgendosi alla vicina, un’infermiera di origine kosovara.
Contemporaneamente anche la madre della piccola si è precipitata in giardino per sincerarsi delle condizioni della figlia. «Non ho fatto niente di particolare – racconta l’infermiera –: mi sono limitata a mettere la bimba in una posizione corretta e a raccomandare che nessuno, compresa la sua mamma, la toccasse finché non arrivava sul posto il personale medico. C’era il rischio di peggiorare la situazione in caso di fratture. Sono stati momenti di panico, eravamo tutti scioccati. È stato un attimo». Secondo le testimonianze, la bimba presentava vistose escoriazioni sul viso, e botte in varie parti del corpo. Anche il ventre sembrava essersi gonfiato. Dopo l’allarme, la centrale Sores di Palmanova ha inviato sul posto l’equipe medica con un’ambulanza. Durante i soccorsi la ferita è sempre rimasta cosciente ed è stata calmata dal vicinato e dal personale medico. Disperata la mamma. In pochi minuti i sanitari hanno deciso che fosse il caso di disporre il ricovero urgente, in via precauzionale, al nosocomio infantile “Burlo Garofolo” di Trieste. Si è quindi attivato l’elisoccorso, che è atterrato nel vicinissimo campo sportivo “Gino Colaussi” di via dei Campi.
Le ferite ad ogni modo sembrano essere guaribili e pare siano da escludere scenari più preoccupanti. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della vicina Stazione di Gradisca, per gli accertamenti di rito. A loro il compito di accertare le cause della caduta ed escludere eventuali altre responsabilità, non ultimo l’omesso controllo dei genitori. «La bambina gioca spesso su quel balcone, e più di qualcuno ha notato che è un po’ spericolata – racconta un anonimo testimone – pare come attratta dal vuoto. Anche i suoi genitori la ammonivano spesso di non sporgersi. È stato un episodio sfortunatissimo che fortunatamente non ha avuto conseguenze più gravi».
Un altro piccolo incidente si è verificato sempre in mattinata nella piazza di Gradisca d’Isonzo. All’altezza delle strisce pedonali che da piazza Unità conducono ai giardini della Spianata una mamma con in braccio la sua bimba di circa un anno ha messo il piede in fallo sullo scalino con il ghiaino: mamma e figlia sono ruzzolate a terra, con il capo della piccola che ha battuto a terra. La peggio l’ha avuta la madre con una contusione al ginocchio. Immediati i soccorsi dei passanti e del titolare del vicino Caffè Teatro a prestare le prime cure. Fortissimo lo spavento, ma per fortuna le conseguenze del ruzzolone non sono state gravi. Mamma e figlia sono state quindi medicate a Monfalcone. –
Riproduzione riservata © Il Piccolo