“Premio Bratina” al regista croato Dalibor Matanic

L’artista si è fatto conoscere con il film “Zvizdan-High Su” premiato a Cannes. Tema la guerra nell’ex Jugoslavia

Sarà consegnato al regista croato Dalibor Matanic il premio “Darko Bratina-Omaggio a una visione 2016”.Il Kinoatelje ha scelto la Mostra del Cinema di Venezia per annunciare il vincitore del riconoscimento dedicato alla memoria del suo fondatore. A svelare il nome di Matanic è stata domenica nello stand di Promotour allestito all’Hotel Excelsior Mateja Zorn. Il quarantunenne regista croato si è fatto conoscere al pubblico internazionale con il film “Zvizdan-High Sun”. Premiato nel 2015 al Festival di Cannes con il riconoscimento della giuria nella sezione “Un certain regard”, il film è stato distribuito in Italia da Tucker Film con il titolo “Sole alto”, ha aperto il Trieste Film Festival 2016 ed è stato selezionato in molte altre rassegne. L'opera prodotta da Kinorama in coproduzione con la slovena Gustv Film e la serba See Film racconta la tragedia delle guerre nella ex Jugoslavia attraverso tre storie d'amore che avvengono in tre diversi decenni - nel 1991, nel 2001 e nel 2011 -. A dare il senso di continuità e allo stesso tempo di cambiamento è la scelta di fare interpretare le tre diverse coppie sempre agli stessi attori (Tihana Lazovic e Goran Markovic). Da sempre l'autore si interessa alle questioni sociali, dei giovani, dell'identità, del rapporto con i territori, delle diversità e dei confini.

«Come regista sono sempre stato attratto dall’onnipresente odio interetnico che percorre i Balcani e da ogni fronte di guerra generato dalla politica o dalla religione», ha detto Matanic che all'attivo ha otto lungometraggi, vari cortometraggi, la serie tv “Novine-The Paper” e ha partecipato al film collettivo “Transmania”. Ieri al Lido è stato protagonista anche il Premio Amidei. Alla Villa degli Autori, il direttore artistico Giuseppe Longo ha presentato al pubblico veneziano e agli addetti ai lavori le tante iniziative del Palazzo del Cinema. Ha spiegato che negli spazi di piazza Vittoria operano associazioni e università e si producono film locali e lavori dal respiro internazionale, ma che vengono organizzate anche rassegne cinematografiche come, appunto, il premio Bratina, il festival monografico interculturale e transfrontaliero che insegue autori dall'occhio attento alla società. Prima di Matanic sono stati premiati Maja Weiss, Srdjan Vuletic, Jan Cvitkovic, Aljosa Zerjal, Demetrio Volcic, Edi Selhaus, Zelimir Zilnik, Adela Peeva, Petra Seliskar, Harutyun Khachatryan, Laila Pakalnina e Villi Hermann. Il complesso opus del premiato sarà quindi presentato a fine novembre su tutto il territorio transfrontaliero interessato dall'Festival organizzato da Kinoatelje in collaborazione con diverse istituzioni cinematografiche e con il sostegno della Regione e del Fondo Nazionale del Cinema Sloveno. In questa occasione il Palazzo del Cinema ospiterà anche una giornata di studio a cura dello stesso Matanic.

Stefano Bizzi

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