Prima carta d’identità elettronica a Cormons

Anche l’amministrazione collinare dice addio al documento cartaceo per entrare nell’era del digitale
CORMONS. Il Comune di Cormons ha emesso la prima carta d'identità elettronica. Addio, dunque, a quella cartacea che da sempre ha accompagnato ogni residente: anche la municipalità collinare si adegua dunque alle nuove normative in materia, che obbligano pian piano tutti i Comuni a fare questo passo in avanti dal punto di vista tecnologico. «La nuova Carta d'identità elettronica è l'evoluzione di quella cartacea - sottolinea la vicesindaco ed assessore al personale Antonietta Fazi - È costituita da un supporto in policarbonato, personalizzato con la tecnica del laser engraving, con la foto e i dati del cittadino ed è corredato da elementi di sicurezza come ad esempio ologrammi o sfondi di sicurezza. Il Comune di Cormons è quindi fra quelli che si sono attivati con questo nuovo strumento, che sarà presto obbligatorio in tutta Italia».


Non è stato reso noto il nome del cittadino che per primo ha messo nel portafogli questa novità. La carta d’identità elettronica diventerà la norma. Mano a mano chiunque andrà a rinnovare nel tempo il proprio documento la riceverà. Addio dunque alla carta, quindi, e spazio sempre di più agli attestati di tipo elettronico, per restare al passo coi tempi ed ottimizzare i servizi.


A breve, intanto, sempre per quanto riguarda l'ufficio anagrafe, saranno resi noti i dati riguardanti la demografia cormonese, negli ultimi anni in costante e preoccupante calo: se a fine 2015, infatti, la cifra riguardante i residenti era scesa a quota 7414, esattamente un anno dopo era ulteriormente calata a 7376, per un -0.5% secco di abitanti in appena dodici mesi. Le analisi che l'ufficio effettuerà alla conclusione dell'anno determineranno se l'emorragia di cittadini si sia arrestata. Causa principale in questi anni della diminuzione di residenti è stata la bassissima natalità. Si pensi, infatti, che nel 2016 i nati sono stati appena 38 (22 fiocchi azzurri, 16 rosa) contro i 120 decessi (50 uomini, 70 donne). Il saldo negativo di 82 unità è in linea con la tendenza nazionale, ma deve far riflettere altamente. Nel corso della campagna elettorale, ad esempio, un tema su cui aveva puntato molto il candidato sindaco (poi eletto) Roberto Felcaro era stato proprio l'aiuto alle giovane coppie con figli: «Le famiglie di oggi, per motivi professionali, economici o di tempo - evidenziava allora Felcaro - hanno sempre maggiori difficoltà a lasciare nell'arco dell'intera giornata il proprio bambino in asili nido privati o pubblici. Il primo motivo è l'occupazione: spesso, entrambi i genitori sono occupati dalla mattina alla sera o attraverso contratti part-time, che prevedono attività lavorative in orari spezzati o diversificati a turno. Il secondo motivo è appunto l'economia familiare». La speranza è, in conclusione, che il numero di nuove carte d'identità elettroniche, nei prossimi anni, possa decisamente essere superiore a quelle cartacee emesse negli ultimi tempi.


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