Primo assalto a Marina Julia ma la spiaggia è pulita a metà

Prima tintarella di stagione a Marina Julia, ieri, pur non corroborata da un cielo sgombero da nubi. Il meteo scostante tuttavia non ha scoraggiato affatto i temerari che si sono cimentati nei classici tuffi, complici le comunque tiepide temperature diurne: la prima incursione al mare si è consumata e i chioschi sul golfo di Panzano hanno registrato discreta attività, nonostante le concomitanti iniziative di Viarte sul Collio e Ville aperte in Regione. Eventi che hanno traghettato parte dei residenti alla scoperta di prodotti tipici e parchi.
Marina Julia, pertanto, si è difesa. Peccato però che la spiaggia si sia presentata al primo appuntamento con telo e crema abbronzante in ordine solo a metà. Se dalla scalinata all’Albatros l’arenile è risultato tutto sommato abbastanza pulito (eccezion fatta per un mastodontico tronco nello specchio acqueo antistante), visto che gli operatori avevano nei giorni scorsi accatastato le alghe putrescenti, dal camping in direzione Marina Nova un autentico disastro: la porzione di spiaggia, l’unica peraltro a sabbia bianca, è letteralmente scomparsa, sommersa da un incredibile cumulo di ramaglie e detriti giunti a mare. Lo stesso coacervo di legname segnalato su queste colonne alcuni mesi fa.
Eppure Pasqua è trascorsa da un pezzo e complice l’imminenza di giugno, quando le scuole chiuderanno i battenti, il litorale presto si riempirà di bambini e ragazzi. Si potrà garantire, allora, una nuotata in sicurezza se sui due filari di scogli risultano oggi letteralmente assiepati svariati tronchi più o meno robusti? E se qualche adolescente, senza pensare due volte alle conseguenze, si dovesse buttare da lì per un tuffo e rimanere infilzato? Chi ne risponderebbe? Ma al di là della sicurezza, comunque un tema importantissimo, c’è anche la questione del biglietto da visita di una località balneare tra le più amate dell’Isontino, che solo lo scorso agosto ha registrato un picco di 30.844 presenze.
L’ex Albatros, come si può notare facendo una capatina nei dintorni, sta rinnovando la pelle. Prova ne siano i numerosi mini-bungalow prefabbricati giunti a irrobustire l’offerta di posti letto nell’ampia area, ora affidata alla romagnola Club del Sole, società con 10 camping in Italia. Le strutture in mattone, invece, stanno subendo una rinfrescata agli intonaci, per imprimere un effetto lifting ai residence. Il nome è pure cambiato: Marina Julia Camping Village anziché Albatros e la concessione durerà 20 anni, per un primo investimento di 5 milioni di euro, come a suo tempo riferito dall’assessore Paolo Venni. L’amministrazione è intenzionata ad ampliare la concessione della spiaggia antistante a favore dei nuovi gestori.
Intanto sul versante opposto, a destra della scalinata, un nuovo chiosco del “frittolin”, ieri ancora chiuso, è invece comparso di fianco all’ex Playa. Quanto al giardino sul retro, anche ieri nuove grigliate all’aperto in zona panchine, come già a suo tempo segnalato: i fuochi sono irregolari e non possono essere lì accesi, ma in assenza di controlli, come dire, tutto diventa lecito. Il problema principale, comunque, resta quello della pulizia. Non solo, come si diceva, sono ancora presenti qua e là i residui delle mareggiate invernali, ma una parte della battigia - cioè l’ultimo tratto in direzione Marina Nova - è praticamente stata seppellita dai detriti, con buona pace di chi, in quel tranquillo lembo di sabbia bianca, ci trascorreva l’estate. Possibile che non si riesca a risolvere il problema e, pure, a reinserire le scalette e i cestini che qualcuno ha smantellato e sgraffignato?
Tra qualche giorno saranno centinaia le persone che nel week-end si riverseranno sulla costa per concedersi alcune ore di relax. Ed è chiaro che l’amministrazione dovrà lottare contro il tempo per ripristinare l’ordine e la pulizia su tutto il litorale.
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