Primo azionista rimane l’austriaca Omv

L’azionista di riferimento dell’Oleodotto transalpino rimane la società austriaca Omv, proprietaria del 25% delle azioni. La società, fondata nel 1956, ha sede a Vienna e gestisce anche la raffineria di Schwechat nei pressi della capitale austriaca dove giunge appunto il primo troncone dell’oleodotto. Con partecipazioni e acquisizioni in Germania, Ungheria e Romania, dal 2004 Omv è il marchio leader del settore nell’Europa centrale e orientale, ma due anni più tardi ha acquisito il 34% del gruppo petrolifero turco Petrol Ofisi. Al gruppo Bp, società del Regno Unito con sede a Londra, appartiene invece il 20% delle azioni Tal. Bp è uno dei quattro maggiori attori a livello mondiale nel settore del gas e del petrolio assieme alla anglo-olandese Shell che ha il 19% dell’oleodotto transalpino (ha recentemente ceduto, come riferiamo sopra, un altro 5% alla Mero Cr di proprietà dello Stato ceco), alla statunitense Exxon mobil che qui ha il 10% e alla francese Total che della pipeline che parte da San Dorligo mantiene una partecipazione minore, nella misura del 2%. Gli italiani sono presenti nella Tal con l’Eni l’ente controllato ancora oggi dallo Stato attraverso la Cassa depositi e prestiti che ha più del 30% delle azioni. Altre partecipazioni minori della pipeline sono in mano a Nrp (5%) e a Conoco Phillips (3%).
Così come la Omv, è viennese anche la presidente della Siot oltre che dell’intera Tal, Ulrike Andres che appena arrivata a Trieste due anni fa ha voluto mettere in rilievo che l’oleodotto transalpino toglie dalla strada 5mila autobotti al giorno. «Grazie al Punto franco - ha affermato recentemente Andres - possiamo avere vantaggi come il differito dei diritti doganali tali da poter prevedere un ulteriore incremento del numero dei nostri clienti. Stiamo consolidando la nostra posizione di primato come più importante oleodotto d’Europa e ci apprestiamo a raggiungere nel 2013 il record storico di petrolio trasportato.» Gli impianti portuali triestini, nella baia di Muggia, constano di due moli con due ormeggi ciascuno per lo scarico. Ogni ormeggio è collegato al desposito, distante cinque chilometri, mediante altrettante tubazioni. Il deposito è copmposto da due serbatoi da 100mila metricubi, 14 serbatoi da 80mila metricubi, 13 serbatoi da 50mila metricubi e tre serbatoi da 20mila metricubi per una capacità complessiva di 2 milioni e 30mila metricubi. La pipeline cha raggiunge Austria e Germania è lunga 753 chilometri. (s.m.)
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