Priorità all’ex caserma “Filzi”

Di epoca napoleonica, è tra gli edifici storici di Palmanova a rischio crollo

PALMANOVA. Compilate le schede, in base alle priorità d'intervento, per quanto concerne i 60 milioni di euro indicati dal sindaco Francesco Martines, necessari per intervenire globalmente sulla fortezza di Palmanova. Come ha riferito lo stesso Martines, le schede ritenute più urgenti perché relative a manufatti e strutture a rischio crollo o inagibili sono l'ex caserma napoleonica "Filzi", importo d'intervento 4 milioni di euro, l'ex caserma napoleonica "Gamerra" 3 milioni di euro, la polveriera napoleonica di contrada Barbaro, 500 mila euro, l'ex caserma veneziana "Piave" 4 milioni di euro, porta Udine 1,5 milioni di euro e buona parte dei bastioni e la cinta fortificata 30 milioni di euro, cifra che rappresenta l'intervento chiaramente più consistente. «La cinta bastionata è il primo bene che richiede interventi urgenti di manutenzione e tutela ed è quello che fa di Palmanova una città unica al mondo», ha detto il sindaco Martines. La cinta è composta da nove baluardi che le conferiscono la caratteristica forma di stella a nove punte. Si tratta di tre cerchie murarie, due di epoca veneta la terza napoleonica. «La cinta più bisognosa d'interventi- ha ribadito Francesco Martines- è la prima in quanto è costituita da paramenti murari. La proprietà è per la maggior parte del Demanio militare con due piccole porzioni, una in capo al demanio civile , l'altra al Comune. A febbraio si è registrato un crollo significativo di una parte del parametro murario del rivellino sulla seconda cerchia difensiva».

Nella cinta fortificata si trovano manufatti, come le lunette napoleoniche, sei rimaste, percorsi sotterranei di epoca sia veneta, sia francese con ben 4,5 chilometri di gallerie e poi sortite e logge veneziane. Per il recupero sarebbero necessari 3 milioni di euro per le lunette, 3 milioni di euro per le gallerie ed altrettanti per le nove sortite e logge. E veniamo alle porte d'accesso alla città. Gli interventi qui riguardano porta Udine ed Aquileia in quanto porta Cividale, sede del museo militare, appare in più che buone condizioni. Porta Udine, di proprietà del Demanio civile, è stata oggetto di un crollo lo scorso novembre. La situazione del manufatto è quanto mai compromessa e per sistemarla servirebbero 1,5 milioni di euro. I grandi portali e la ruota che sovrastava la porta sono già state rimosse per la manutenzione. 1,5 milioni di euro anche per sistemare porta Aquileia, di proprietà comunale, per la quale esiste già un progetto d'intervento. " Tra gli immobili storici, di valore culturale all'interno della città ed a forte rischio- attesta ancora Martines- vi è la palazzina - comando dell'ex caserma Montezemolo un tempo arsenale della Serenissima che è di proprietà del demanio militare.

Alfredo Moretti

Riproduzione riservata © Il Piccolo