La messa, la processione e le luminarie accese: è festa a Monfalcone
Il tradizionale e sentito omaggio alla Madonna della Salute, accompagnato dalle prime luci di fine anno lungo le strade, ha fatto respirare l’aria di Natale

L’omaggio alla Madonna della Salute è tradizionalmente la più alta espressione di devozione della comunità di Monfalcone. A centinaia si sono infatti riuniti in Duomo, anche venerdì pomeriggio, per la celebrazione della messa presieduta dall’arcivescovo di Gorizia Carlo Maria Redaelli.
La chiesa era oltremodo gremita, tanti i fedeli rimasti in piedi a pregare, in occasione di una celebrazione solenne, contrassegnata da messaggi tanto importanti quanto profondi nell’attenzione autentica verso l’umanità, ha affermato Redaelli.

Come «la pace, in questo tempo di fratture nei contesti nazionali e internazionali», «la corsa all’efficienza che lascia indietro i più fragili», «le incertezze che sono l’incognita del futuro». Nel corso dell’omelia, l’arcivescono ha poi scandito: «L’impegno di tutti è quello di diventare artigiani della Pace e dell’amore. Di coltivare la cultura dell’accoglienza e dell’attenzione verso l’altro».
Sono solo alcuni dei passaggi consegnati alla comunità. La statua della Madonna della Salute spiccava, “immersa” in un tripudio di fiori candidi, punteggiati di “petali” rosa, nel silenzio assoluto dedicato all’ascolto e alla riflessione. Il gonfalone nei pressi dell’altare, era sorretto da un agente della Municipale. In prima fila le autorità istituzionali, il sindaco Luca Fasan e l’onorevole Anna Maria Cisint, i rappresentanti delle forze dell’ordine.
La messa è stata seguita dalla processione, un lungo corteo, capeggiato dalla Banda civica, in cammino tra via Rosselli, piazza della Repubblica e corso del Popolo, per sfociare in viale San Marco e fare rientro verso il Duomo.
Nel frattempo, con l’avanzare del pomeriggio, i fedeli sono stati “accolti” dalle luminarie accese, l’intera città a brillare quale “inaugurazione ufficiale” dell’attesa verso le prossime festività natalizie. Il 3 dicembre, invece, è in programma il taglio al nastro istituzionale, con l’accensione dell’albero in piazza della Repubblica.

La messa solenne – iniziata alle 14.30 – alla presenza dei sacerdoti del Decanato, con il parroco don Flavio Zanetti ad accoglierli, così come i fedeli - ha unito ancora una volta tutti, accompagnata dalle voci potenti di tre cori delle parrocchie di San Nicolò, Marcelliana e Santissimo Redentore, guidati dal Maestro Fabio Comellato, all’organo Claudio Comellato.
Altrettanto numerosi i bambini, gli scout, raccolti dietro l’altare. Atmosfera intensa, l’arcivescono ha rinnovato gli insegnamenti del Vangelo, prendendo anche spunto dalla recente riunione tra i vescovi ad Assisi e dal percorso sinodale, che significa «camminare insieme». Il tutto culminato nell’incontro con Papa Leone XIV. Redaelli ha ricordato il primo saluto del pontefice appena eletto proprio all’insegna della «Pace». L’arcivescovo ha parlato poi di «sfida» di comunione che implica l’impegno a «costruire una comunità aperta».
E «per Monfalcone – ha continuato –, una città così bella, cosa possiamo fare? Essere capaci di lavorare insieme». L’ha definita una «nuova comunità guidata dallo Spirito Santo». E ancora, la promozione dell’«umanesimo integrale», del «senso dell’umano che diffonde la cultura della legalità».
Altro aspetto: «Rivolgere lo sguardo al volto di Gesù ci rende capaci di guardare i nostri fratelli». Ha insistito sulle «relazioni autentiche» e sull’«importanza di sviluppare la cultura dell’incontro, dell’ascolto e del rispetto per una vera fraternità». Un impegno, dunque, che ha rivolto alla città.
«La sinodalità – ha aggiunto l’arcivescovo – vuol dire camminare insieme. La Chiesa è comunione e cammina senza lasciare alcuno indietro». Con il pensiero agli anziani e agli adolescenti ha esortato a «non abbandonare chi si sente solo e senza speranza». Un’omelia densa, carica di valori cristiani. Fino a osservare: «Va cambiato il modo di pensare». La Madonna della Salute, ha continuato, «illumini la mente di chi governa». Anche a Monfalcone. Redaelli ha poi chiesto «l’aiuto della Vergine» per le comunità di Brazzano e Versa, all’intera area ferita dall’alluvione.
Al termine della messa, quattro volontari hanno sollevato e sorretto la statua della Madonna della Salute nel procedere verso l’uscita. La processione s’è messa in cammino, in testa i bambini, seguiti dai sacerdoti, dai componenti dei cori e dalle autorità. Le note della Banda civica si sono alternate a preghiere e canti, lungo il “circuito” da via Rosselli per sfociare in viale San Marco prima del rientro.
Riproduzione riservata © Il Piccolo








