Processo all’avvocato Pahor, la difesa ha chiesto il patteggiamento

È stato rinviato al 20 ottobre al Tribunale di Gorizia il processo a carico dell'avvocato goriziano Davide Pahor, protagonista, sabato 8 agosto, di una accesa discussione con il titolare del Bar...

È stato rinviato al 20 ottobre al Tribunale di Gorizia il processo a carico dell'avvocato goriziano Davide Pahor, protagonista, sabato 8 agosto, di una accesa discussione con il titolare del Bar Venezia Giulia di via Capodistria, cui è seguito l'intervento dei Carabinieri. Pahor, difeso dall'avvocato Eleonora Sponza, deve rispondere di più reati: mendaci dichiarazioni a pubblico ufficiale, ingiurie e resistenza a pubblico ufficiale. Un altro filone, attualmente al vaglio degli inquirenti, riguarderebbe l'ipotesi di violenza sessuale nei confronti di una dipendente del bar. Nell'udienza di ieri (giudice Clocchiatti, pm Bossi) l'avvocato Sponza ha avanzato una richiesta di patteggiamento parziale per il reato di mendaci dichiarazioni, in ordine al quale ritiene vi siano gli estremi per il proscioglimento. Il giudice si è riservato di decidere e nel frattempo ha invitato gli avvocati Sponza e Marchiori, quale legale di un cliente del bar e presunta vittima di ingiurie, a trovare un accordo per un eventuale risarcimento del danno. Sponza precisa che vi erano in corso trattative sul punto, ma le richieste della controparte apparivano esose e precisa altresì che, lungi dal rappresentare un'ammissione di colpevolezza, l'accordo sarebbe importante perché in caso di condanna la difesa potrebbe chiedere l'attenuante del danno risarcito. Ammesso che si giunga al patteggiamento resterà in piedi l'altro filone riguardante le ingiurie e la resistenza a pubblico ufficiale. Si vedrà inoltre quale rito processuale Sponza chiederà al giudice. Il difensore ricorda che uno dei principi cardine del nostro ordinamento è quello della presunzione di non colpevolezza di cui all'art. 27 della Costituzione e che ogni imputato ha diritto di essere considerato come un "non colpevole" fino alla fine del processo; ciò vale anche per Pahor, che comunque si è già scusato, anche pubblicamente, con i carabinieri intervenuti al bar provvedendo al risarcimento. L'avvocato difensore inoltre precisa che si tratta di un processo complesso per la commistione di reati diversi contro il pubblico ufficiale e contro privati. (ro.co.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo