Proiettile di cannone trovato dai volontari del gruppo Sos Carso

TRIESTE

Un proiettile di cannone della seconda guerra mondiale è stato rinvenuto dal gruppo Sos Carso nel corso di una perlustrazione della zona del valico di Monte Spaccato. I volontari dell’associazione ambientalista triestina che dal 2017 sta operando attivamente per la salvaguardia dell’altipiano carsico, giovedì scorso muovendosi nell’area all’altezza della Statale 202, tra la terra smossa hanno intravisto un grande oggetto metallico. Incuriositi si sono avvicinati e spostando ramaglie e terriccio si sono accorti di trovarsi di fronte a un proiettile da 75mm usato per caricare i cannoni. Chiamato il 112, il gruppo di Sos Carso è stato raggiunto da una volante della Questura che, constatato il ritrovamento, ha chiamato in soccorso gli uomini del reparto artificieri che hanno poi provveduto a rimuovere l’oggetto.

Certamente uno dei ritrovamenti più interessanti del gruppo che, ripulendo il nostro Carso, si è imbattuto in oggetti curiosi che farebbero gola a qualche antiquario o rigattiere, e che vengono conservati nel magazzino che l’associazione ha in via Rossetti: confezioni di farmaci con impresso il prezzo da 160 o 170 lire, spille, lattine degli anni ’80 dedicate alle Olimpiadi di Mosca, pezzi di vecchi manichini. Le meritorie “missioni” di Sos Carso mettono in rilevo quanta spazzatura nei decenni sia stata gettata sul territorio. «Ripulendo due doline a Basovizza – racconta il fondatore di Sos Carso, Cristian Bencich – abbiamo raccolto quasi 10 mila bottiglie di vetro. È servito oltre un anno e mezzo con 73 interventi per svuotare quelle cavità». Sos Carso, che per la pulizia delle grotte si avvale dell’aiuto della Società Adriatica di Speleologia, ora sta valutando anche la situazione di una profondità rilevata lo scorso anno sotto la discarica comunale di Aurisina, nel corso di un progetto a sostegno dei ragazzi con delle fragilità, portato avanti grazie alla collaborazione con San Martino al Campo e Asugi. —