«Promesse ridicole sugli assessori»

Marchigiani e Dapretto bocciano senz’appello il gioco delle deleghe
Silvano Trieste 18/03/2014 Sala Consiglio Comunale, presentazione PRG
Silvano Trieste 18/03/2014 Sala Consiglio Comunale, presentazione PRG

Smettetela di giocare con le deleghe. Andrea Dapretto e Elena Marchigiani, i due assessori comunali uscenti in corsa nella lista Insieme per Trieste, non ne possono più di quelle che definiscono «le promesse demagogiche, prive di una qualsivoglia visione e competenza in materia» di alcuni candidati sindaci sulla riorganizzazione delle deleghe in giunta». E così prendono carta e penna e rispondono pan per focaccia rivendicando d’aver fatto per cinque anni «l’assessore con serietà e dedizione».

«Alcuni esempi sono particolarmente eloquenti. Fabio Carini - ricordano Dapretto e Marchigiani - ha proposto una delega alla movida per rilanciare lo sviluppo economico della città. Ma come si può affrontare un tema tanto complesso come lo sviluppo delle attività commerciali (e la crisi del settore sia nel centro, sia soprattutto nelle periferie) in un modo così riduttivo? E come si può dare un nome negativo a una questione tanto importante per la qualità della vita in città? Forse a Carini è sfuggito che, per chi risiede nelle zone più dense di pubblici esercizi, il termine movida è sinonimo di invivibilità. Forse non ha nessun interesse a capire che il tema del commercio va trattato da tanti e diversi punti di vista».

Un altro esempio? «La proposta di Paolo Menis sulla scelta delegata ai cittadini dell’assessorato all’Ambiente. Spacciare per trasparenza l’assegnazione di un incarico così importante anche dal punto di vista della competenza tecnica a una scelta “plebiscitaria” (fatta poi come?) e chiaramente orientata solo da un punto di vista non ci sembra essere un indicatore di democrazia e onestà intellettuale. Quando si è chiamati ad amministrare si deve governare per tutti, mediando diverse posizioni quasi sempre in conflitto. Il caso della Ferriera, su cui dati alla mano Roberto Cosolini esprimerà la sua posizione a giorni, è un esempio lampante, così come il lavoro serio e scrupoloso dell'assessore Umberto Laureni. Ma perché, ci chiediamo, quando si entra in clima di elezioni la sensazione è che per molti candidati i cittadini debbano essere ridotti a una folla che tutto si beve?».

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