Quarantotti Gambini Gli attivisti chiedono servizi e orari estesi

l’iniziativa
Nuovi concorsi per assumere personale qualificato, estensione dell’orario di apertura e potenziamento delle attività di aggregazione. Sono queste le richieste avanzate all’amministrazione comunale dal gruppo di attivisti “Difendiamo la Quarantotti Gambini”, sorto due anni fa con l’obiettivo di salvaguardare la biblioteca del rione di San Giacomo. Ieri mattina una trentina di persone si è riunita in piazza Puecher, per annunciare la consegna di un migliaio di firme a sostegno dell’iniziativa, che verranno consegnate in Comune domani. «I concorsi attualmente banditi dal Comune – spiega l’ex bibliotecaria Antonella Farina, fra i promotori dell’iniziativa – non prevedono nemmeno un’assunzione per le biblioteche comunali, a differenza di quanto si sta facendo in altre città. Questo piano dovrebbe superare la logica degli appalti, che crea disparità di trattamento fra il personale comunale e quello di cooperativa». Secondo gli attivisti, l’assunzione di nuovo personale qualificato consentirebbe un ampliamento degli orari, ancora ridotti rispetto al periodo precedente allo scoppio della pandemia. «Si potrebbe perlomeno configurare meglio l’orario sulle esigenze di lavoratori e studenti, prolungando l’apertura fino alle 20 e ripristinando l’apertura continuata un giorno alla settimana». La “Quarantotti Gambini” non è solo biblioteca. «È anche un valido centro di cultura - ricorda Farina - dove si tengono laboratori, corsi, conferenze e gruppi di lettura che ora sono limitati». Presente in piazza Puecher anche Adesso Trieste con il consigliere Riccardo Laterza e la presidente della Quinta Circoscrizione, Michela Novel, i quali hanno promesso di fare il possibile per portare avanti le istanze del gruppo. —
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