Quarnero, idrovolanti pronti a tornare in volo

La concessionaria Eca: velivoli rimessi a posto, non ci sono più dubbi sulla loro piena efficienza
Di Andrea Marsanich

FIUME. Va avanti il progetto dei collegamenti di idrovolante in Croazia, bloccato da diversi mesi per i problemi di natura tecnica che erano stati evidenziati nei quattro velivoli utilizzati dall'azienda che ha la concessione per le tratte fra la terraferma e le isole adriatiche.

I vertici dell'azienda concessionaria tedesca European Coastal Airlines (Eca) hanno confermato che prossimamente i loro aerei si rimetteranno in moto, collegando le varie Spalato, Fiume, Pola, Lussinpiccolo, Gelsa, Vallegrande e altre località. È stato uno dei manager dell'Eca, Zdravko Deli„, a comunicare ai giornalisti che il suggestivo progetto dei viaggi su idrovolante non è cancellato definitivamente, come si mormorava da più parti ed anzi si prepara a vivere una nuova stagione di successi. «I nostri velivoli sono stati rimessi a posto e non ci sono più dubbi sulla loro efficienza, semmai ce ne fossero stati - ha affermato Deli„ - la nostra impresa ha compiuto i passi necessari e in questo ambito ha bandito i concorsi per il novo personale. La decisione sulla prosecuzione dell'attività spetterà agli azionisti dell'Eca, che si esprimeranno in merito entro la fine di febbraio. Sarà allora che sapremo la data della ripresa dei voli».

Le gare per le nuove maestranze hanno quale termine ultimo il 23 febbraio e sono relative agli scali di Fiume, Spalato, Lussinpiccolo, Gelsa e Vallegrande di Curzola. Oltre a questi lavoratori, l'Eca assumerà persone per gli esercizi ristorativi presenti nei terminal e per la vendita dei biglietti. «Voglio ricordare che per alcuni lavori, specie quelli eseguiti all'aperto e nelle più svariate condizioni meteomarine abbiamo bisogno di gente in ottime condizioni fisiche. Coloro che verranno scelti, dovranno successivamente sottoporsi ad adeguati corsi di addestramento organizzati dall'Eca». Non va dimenticato che la concessionaria tedesca ha sporto due denunce contro l'Agenzia croata per l'aviazione civile in seguito alla decisione di quest'ultima di far restare a terra i quattro idrovolanti dell'Eca, ritenuti non perfettamente a norma e a rischio per la sicurezza dei passeggeri e dell'equipaggio. La prima denuncia è stata intentata al Tribunale amministrativo, contro la delibera dell'agenzia di bloccare tutti i voli dell'Eca. La seconda è stata depositata al Tribunale commerciale e in essa l'azienda tedesca chiede alla Croazia un risarcimento di 5 milioni e mezzo di kune (740 mila euro) per i danni patiti a causa del divieto di volo. Al momento i due tribunali non hanno ancora emesso alcuna sentenza. «Per quanto ci riguarda, gli idrovolanti possono tranquillamente decollare - è quanto affermato da Eduard Sostari„, portavoce dell'Agenzia per l'aviazione civile - l'Eca possiede ora tutti i permessi necessari e non ci sono piu' ostacoli per la sua attività, sospesa mesi fa per gli inconvenienti emersi dopo i controlli effettuati dai nostri ispettori».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo