Quasi 3mila euro a sostegno dell’orfanotrofio di Sarajevo

FOGLIANO. La pioggia ha ridotto sabato la partecipazione sulle due ruote all'ottavo "Poti miru", il moto-giro nato nel Monfalconese per coniugare il ricordo della tragedia del primo conflitto mondiale e la conoscenza dei luoghi della Grande guerra con iniziative di solidarietà rivolte in particolare ai bambini. Prima dell'area di Chernobyl, ora della Bosnia.
Proprio all'orfanotrofio di Sarajevo e alla "Casa del sorriso" di Srebrenica, dove si cerca di coinvolgere i più giovani in attività utili alla convivenza, saranno portati nel corso dell'estate i fondi raccolti in questi giorni con l'organizzazione del raduno, che ha visto la partecipazione di equipaggi provenienti dal resto della regione, dal Veneto, dalla Lombardia e anche dalla Sicilia.
Come sempre l’iniziativa ha preso il via dall'area antistante la stazione ferroviaria di Redipuglia, a poca distanza dal Sacrario. In totale sono 2.630 gli euro che serviranno appunto a sostenere con materiale, acquistato direttamente in loco, l’orfanotrofio di Sarajevo e la struttura di Srebrenica.
Una parte dei fondi è stata comunque già utilizzata per acquistare due tavoli da esterno e della pavimentazione anti-trauma per il parco giochi esterno all’ospedale infantile di Stara Gora, in Slovenia.
I legami instaurati dal Poti miru all’insegna della solidarietà si stanno comunque ampliando. Al moto-giro sabato hanno inoltre preso parte degli appartenenti, provenienti da Treviso, all'associazione Bikers against child abuse, nata nel 1995 negli Usa e attiva dal 2005 anche in Italia per fornire supporto, con attività di animazione, alle strutture che accolgono bambini oggetto di abuso, abbandono, maltrattamenti.
A salutare il gruppo di partecipanti al Poti miru, composto anche dai bikers dell'associazione slovena Mk Rihemberk, sabato c'era come nelle ultime edizioni il sindaco di Fogliano Redipuglia Antonio Calligaris.
Nonostante la pioggia, alcune decine di equipaggi hanno effettuato il giro da programma, quindi con tappe al Monte San Michele, all'Ossario di Oslavia, all'Ossario di Caporetto. Il programma prevedeva anche un pic-nic nell'area del museo all'aperto del monte Kolovrat. A fine giro il rientro è avvenuto alla Club House dei Rihemberk per la cena.
La manifestazione, che ha avuto tra i suoi ideatori e promotori Gianni Forti, sempre vicino comunque all'iniziativa, ha trovato un nuovo punto di riferimento in Susanna Valle e punta a rimanere il più affollato moto-giro tra quelli realizzati in Friuli Venezia Giulia. (la. bl.)
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