Quattro Daspo agli aggressori di un goriziano a Portogruaro

Pure loro sono originari dell’Isontino e hanno ricevuto il foglio di via dalla città veneta. L’aggressione era stata brutale a base di calci e pugni

Rosario Padovano
La stazione ferroviaria di Portogruaro
La stazione ferroviaria di Portogruaro

Sono tutti e quattro di Gorizia e provincia gli autori di un violento pestaggio scoppiato, un mese fa, all’esterno dalla stazione ferroviaria di Portogruaro. A prenderle era stato un ragazzo, sempre di origini isontine, ma residente nella città veneta.

A questa conclusione sono giunti i carabinieri della compagnia di Portogruaro, confermata dalla Questura di Venezia che, in una nota, informa di aver emesso quattro fogli di via, i cosiddetti “Daspo Willy”, ad altrettanti cittadini goriziani.

Quel giorno, un sabato di gennaio, il goriziano aggredito si trovava nella città del Lemene per motivi di lavoro, quando era stato raggiunto, all’altezza della stazione ferroviaria, da un gruppo formato da una decina di persone, che volevano “regolare i conti” per motivi che, però, sono ancora oggetto di indagine. Si pensa a una causa legata alle sostanze stupefacenti ma non viene esclusa la reazione per apprezzamenti rivolti verso una donna.

Sia l’unica vittima, sia tutti gli altri si conoscevano per essersi, in passato, frequentati regolarmente. A un certo punto, si è scatenato il putiferio. La vittima è stata inseguita e malmenata da una decina di persone, come è stato testimoniato da immagini che poi hanno fatto il giro d’Italia. Il pestaggio, molto brutale, è durato pochi secondi. La vittima era a terra ed è stata raggiunta da una sequenza violenta di calci e pugni.

Il fatto particolare riguarda quello che (non) ha fatto il ragazzo aggredito: non ha presentato denuncia e, soprattutto, non si è fatto refertare in ospedale. Un comportamento dettato, probabilmente, da una soggezione psicologica o dal proposito di dimenticare in fretta questa triste disavventura.

Nonostante l’assenza di una denuncia penale o di referti medici, i carabinieri hanno condotto le indagini che si sono tradotte, appunto, con i quattro Daspo alle persone residenti a Gorizia e nelle vicinanze del capoluogo isontino.

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