Quizzone alle spalle Gli studenti fra orali e il miraggio ferie

Terza prova ieri per i ragazzi impegnati nell’esame di maturità 2018 e ultimo anno per il quizzone, che dal 2019 sparisce. Per molti il test non è stato semplice, viste le diverse domande cui rispondere: l’obiettivo della prova è proprio quello di verificare il grado di preparazione sulle varie materie dell’ultimo anno.
Per tutti ora il ritorno sui libri è mirato agli orali, che inizieranno già in settimana. «Sarò la prima della mia classe ad affrontare la commissione giovedì – racconta Elisa Lussini, del Galvani –. Non sono contenta, speravo di avere più tempo per prepararmi. La terza prova è andata abbastanza bene, diciamo che poteva andare meglio perché inglese e matematica erano parecchio impegnativi. Ci ho messo due ore abbondanti per finire e speriamo sia tutto ok, ho fatto prima le cose che sapevo, poi ho svolto con calma tutto il resto».
«Era meno difficile di quello che mi aspettavo – dice invece il compagno di scuola Davide Furlan –, alcune parti erano complesse, anche se in linea con quello che avevamo studiato in classe nel corso dell’anno. Sono abbastanza soddisfatto e, considerando anche le due prove precedenti, sono fiducioso. Finita la matura mi prenderò un po’ di mesi di pausa, per pensare a quello che voglio fare esattamente, poi comincerò a mandare in giro il curriculum, per cercare subito lavoro». Chi ha concluso ieri la terza prova potrà ricordarla agli studenti futuri, che invece non dovranno sostenerla. Introdotta dalla riforma Berlinguer alla fine degli anni ’90, dal prossimo anno sarà eliminata, decisione che non viene valutata positivamente da molti insegnanti. «Non lo reputo un buon cambiamento – commenta Raimondo Pasin, docente del Galvani –: a differenza del tema di italiano e della secondo prova, stabiliti dal Ministero, questa veniva scelta dalla commissione ed è un aiuto per i ragazzi, io l’avrei tenuta. Vedremo come andrà. Intanto quest’anno gli studenti l’hanno affrontata come sempre con un po’ di timore e agitazione, anche se era semplice e inerente alle materie del programma». E tra i ragazzi c’è chi conferma la fattibilità del quiz. «Sono molto contento – spiega Lorenzo Sussa del Nautico –, mi è sembrato abbastanza facile, senza troppe difficoltà, in particolare mi sono sentito molto sicuro nella parte dell’inglese e in quella della meccanica, su questi due fronti infatti abbiamo avuto ottimi insegnanti durante l’anno e mi sono sentito preparato. Adesso si torna a studiare, ho l’esame orale il 5 luglio, poi penso andrò a lavorare nell’officina di mio papà, dove ho già iniziato da un po’ di tempo». «La terza prova è quella che la maggior parte teme di più – aggiungono altri ragazzi sempre del Nautico – perché non sai mai cosa ti può capitare, però è molto soggettivo, alcuni hanno più paura dell’orale, perché devi riuscire a esprimere concetti sensati, devi essere capace di parlare senza troppe emozioni, e perché in quel momento sai come sono andati gli esami prima. Un po’ ti aiuta la tesina che porti, serve per farci mettere a proprio agio, ma poi possono arrivare domande insidiose, su qualsiasi cosa. Non vediamo l’ora sia tutto finito per goderci l’estate».
Per tutti il primo pensiero sono le vacanze, poi c’è chi ha già le idee chiare e punta a proseguire gli studi all’università o a cercare già un impiego, ma c’è anche chi deve ancora decidere, e sfrutterà i prossimi mesi per valutare. Sono oltre 500 mila gli studenti italiani alle prese con la maturità in questi giorni, più di 1.500 a Trieste.
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