Raccolta dei tappi per aiutare la medicina

Iniziativa benefica dei bambini goriziani che hanno creato i bottiglioni di condominio
Bonaventura Monfalcone-27.11.2012 Raccolta tappi-Fogliano Redipuglia-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.11.2012 Raccolta tappi-Fogliano Redipuglia-foto di Katia Bonaventura

I “bottiglioni di condominio” per la raccolta dei tappi di plastica si stanno diffondendo per tutta Gorizia e il merito è dei bambini che hanno colto il lato ironico e, allo stesso tempo, positivo dell’iniziativa benefica. L’associazione “La sorgente dei sogni” si occupa della distribuzione e della raccolta dei bottiglioni sul territorio che poi, periodicamente, consegna al Cro di Aviano. Con il ricavato della vendita dei tappi il centro di riferimento oncologico regionale sostiene l’attività di un ricercatore attraverso una borsa di studio. «Ai bambini diverte l’idea di fare studiare un adulto. Perché, per una volta, non saranno loro a doverlo fare», spiega Sibilla Pinocchio, anima isontina dell’associazione. All’inizio dei suoi spettacoli per bambini chiede ai suoi piccoli spettatori di “pagare” l’ingresso con dei tappi di plastica spiegando loro a cosa serve quel contributo. Alcuni hanno quindi chiesto di poter avere un bottiglione da sistemare nell’atrio del proprio condominio e da qui è partito il passaparola.

«Nelle singole case sono in tanti quelli che fanno la raccolta, ma spesso, poi, finisce lì perché non sanno a chi consegnare i tappi – nota Sibilla -. I bottiglioni non sono altro che i bottiglioni vuoti dei distributori d’acqua che si trovano negli uffici. Sarebbero dei rifiuti, come lo sarebbero gli stessi tappi. Noi li trasformiamo in qualcosa che può aiutare la ricerca e che allo stesso tempo aiuta l’ambiente perché i tappi vengono sciolti e diventano sedie o tavoli da giardino». Sibilla precisa che l’associazione non maneggia direttamente il denaro. Si occupa solo della raccolta e della consegna del materiale. «Quello che a noi interessa è fare rete. Il ‘Club dei condomini’ è partito dai ragazzi e a dare nuovo slancio all’iniziativa è stata la tredicenne Arianna Glessi: si è attivata coinvolgendo gli amici. All’inizio la gente pensa che non riuscirà mai a riempire il bottiglione, io rispondo che non c’è una data di scadenza. Quando è pieno lo ritiro e lo metto con gli altri da consegnare al Cro”. Scuole, associazioni, singoli cittadini: sono numerose le realtà del territorio che hanno “La sorgente dei sogni” come punto di riferimento e dallo scorso 22 marzo accanto al progetto di Aviano si è aggiunto quello della casa famiglia “Melograno” di Lovaria. Siamo veramente in tanti”, sottolinea Sibilla che abita a San Roc di Luzinis e che ha avviato l’iniziativa dopo la malattia dell’amica Laura Zecchin. “Aveva il Linfoma di Hodgkin – ricorda -. È guarita ed è sopravvissuta per 20 anni, poi, nel giro di pochi mesi, l’ha portata via un altro tipo di tumore”.

Stefano Bizzi

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