Raccordi ferroviari, la Regione si oppone agli aumenti di Rfi

La Regione non condivide le nuove regole di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per garantire l'allacciamento dei raccordi ferroviari agli scali del Fvg e si schiera dalla parte delle aziende che...

La Regione non condivide le nuove regole di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per garantire l'allacciamento dei raccordi ferroviari agli scali del Fvg e si schiera dalla parte delle aziende che contestano i criteri che Fs ha imposto unilateralmente. E’ un no secco quello dell’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Riccardo Riccardi all’intenzione delle Ferrovie di aumentare i canoni di allaccio (obbligando tutti i raccordati a fare pure manutenzione sui trattti delle Fs) che salirebbero fino a 150-170 mila euro l’anno pur essendo tratti ferroviari realizzati con soldi pubblici. Sulla questione è scoppiata la rivolta dopo l’annuncio dell’aumento dei canoni ma anche dopo le lettere che intimavano la dismissione del tratto ferroviario che porta alla zona di Schiavetti-Brancolo e la chiusura di un raccodo nel pordenonese.

All'assessore Riccardi è stato affidato il compito di spiegare chiaramente all'amministratore delegato del gruppo Fs Mauro Moretti la situazione di «forte criticità determinata da un aumento eccessivo ed ingiustificato dei canoni di servizio per la gestione dei raccordi ferroviari localizzati nelle aree produttive del Fvg e per il loro allacciamento alla rete nazionale». la questione è stata affrontata giovedì scorso dalla Giunta regionale che ha incaricato Riccardi di compiere un nuovo intervento in sede nazionale su Fs, sostenendo la posizione degli utilizzatori dei raccordi industriali e per evitare gli effetti gravemente dannosi per l'economia regionale. Un confronto che dovrà chiarire i programmi di RFI che sembra voler scoraggiare la liberalizzazione nel settore merci. Come ha ricordato lo stesso Riccardi in una relazione gli utilizzatori dei raccordi ferroviari (Consorzi industriali, Interporti, grandi imprese che movimentano merci su binario) sono impegnati in un duro confronto con RFI, che ha prospettato aumenti anche del 50% dei canoni, in sede di rinnovo dei contratti, previsto entro l’8 dicembre. (g.g.)

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