Reati in aumento Monfalcone in vetta sorpassata Gorizia Moraro isola felice

Negli ultimi 12 mesi sono stati 4231 i crimini denunciati  Boom di furti in appartamento e truffe e frodi informatiche



Reati in aumento nell’Isontino. L’andamento nell’intero territorio provinciale (rilevamento da parte di tutte le forze di polizia) ha evidenziato un incremento dei delitti in generale (+3,3 per cento) rispetto al 2017, principalmente riferibili ai reati contro il patrimonio e, in particolare, alle truffe e frodi informatiche. Più nel dettaglio, quest’ultima tipologia di odiosi raggiri ha conosciuto un ulteriore aumento (+13,9%), al pari dei furti (+4,3%, di cui +53% in abitazione), mentre sono diminuiti i reati contro la persona (-11,3%) e di danneggiamento (-37,5%). Complessivamente i fenomeni delittuosi sono stati, nell’ultimo anno, 4.231. Dati che vengono resi noti nel dettaglio in concidenza con la festa della Polizia che verrà celebrata oggi alle 18 al teatro Verdi.

La situazione

comune per comune

I numeri sono molto interessanti perché permettono di avere il quadro dei reati Comune per Comune. Nessuno escluso. E così si scopre che Monfalcone ha nuovamente sorpassato Gorizia in questa poco lusinghiera classifica. Pur avendo meno abitanti, i reati denunciati nel 2018 sono stati 1.176 nella città dei cantieri contro i 1.101 del capoluogo. Sul terzo gradino del podio si insedia Grado con 360 delitti che si registrano, ovviamente, soprattutto nei mesi estivi quando l’isola del sole viene presa d’assalto dai turisti, anche mordi e fuggi.

In fondo alla classifica ti aspetteresti di trovare Medea che, negli ultimi anni, era l’isola felice per eccellenza. Ma non è più così. Moraro è, di gran lunga, il Comune dove si registrano meno reati (quattro complessivamente) e c’è meno delinquenza. Non c’è partita. Perché nella classifica ribaltata il secondo territorio con meno denunce è Dolegna del Collio, seguito da San Floriano del Collio (17). Apparentemente anomalo il dato di Villesse (91 denunce) ma facilmente spiegabile con la presenza di “Tiare shopping”. Tornando al dato generale, se nel 2018 si sono registrati in tutto l’Isontino 4.231 reati, nel 2017 raggiunsero quota 4.094 e nel 2016 3.961. In questi ultimi tre anni, insomma, il segno “+” è stato pressoché costante, anche se sarebbe inopportuno e esagerato definire l’Isontino un’area a rischio in cui la sicurezza è a repentaglio. A queste latitudini ci si può ancora permettere il “lusso” di dimenticare la chiave sulla toppa della porta di casa e rientrare ritrovando tutto al proprio posto.

Stupefacenti

e truffe informatiche

Ma entriamo nel dettaglio dei reati più diffusi. In questa zona, girano troppi stupefacenti. Ne sono consapevoli le forze dell’ordine che stanno imprimendo un ulteriore giro di vite ai controlli per stanare gli spacciatori che fanno la spola fra Gorizia e Nova Gorica. Il diffondersi delle cosiddette “droghe sociali” rimane un dato sommerso ma allarmante soprattutto per la sua diffusione fra i giovani mediamente compresi nella fascia di età fra i 20 e i 24 anni. Il territorio viene considerato di transito di sostanze stupefacenti provenienti dall’Est europeo e destinate al mercato dell’Italia settentrionale. Il fenomeno trova la sua principale causa nella vicinanza con la Slovenia (di cui Nova Gorica si è confermata come snodo centrale di smercio).

Altra piaga sono le truffe e le frodi informatiche, cresciute ulteriormente nel corso dell’ultimo anno. A dirlo sono i dati, forniti di recente dal Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, che fotografano unicamente i delitti emersi in seguito alle segnalazioni delle forze di polizia. Il quadro che ne scaturisce è preoccupante perché la provincia di Gorizia si piazza in terza posizione nella classifica italiana: un assai poco onorevole exploit calcolato sul numero di denunce ogni 100 mila abitanti.

Si tratta di truffe che, molte volte, si articolano attraverso l’invio di mail contraffatte con la grafica e i loghi ufficiali di aziende e istituzioni invitando l’utente ad inserire i propri dati personali. Ma c’è anche il temutissimo phishing che può avere come conseguenza il furto del numero di carta di credito o di password, informazioni relative a un account o altre informazioni strettamente personali. Reati particolarmente odiosi. —



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