“Recovery room” per gestire la fase post chirurgica

Venerdì 13, alle 10, sarà inaugurata la nuova Recovery room dell’ospedale San Polo di Monfalcone. Il nosocomio cittadina ha potenziato i propri servizi dotandosi di un’area che permetterà di gestire...

Venerdì 13, alle 10, sarà inaugurata la nuova Recovery room dell’ospedale San Polo di Monfalcone. Il nosocomio cittadina ha potenziato i propri servizi dotandosi di un’area che permetterà di gestire in sicurezza la fase post chirurgica del paziente.

Il direttore generale dell'Azienda per i servizi sanitaria n.2 “Isontina”, Gianni Cortiula, dichiara che «l’apertura della nuova Recovery room al San Polo è la dimostrazione dell’impegno per qualificare i due presidi nei quali si articola l’offerta ospedaliera dell’Ass».

«In questo caso - aggiunge -abbiamo dotato l’ospedale di San Polo di una struttura monfalconeselo di una struttura essenziale per la sicurezza e la qualità delle attività chirurgiche». La responsabile dell’Ingegneria clinica aziendale, l’ingegnier, Debora Furlani, chiarisce che «l’intervento è stato finanziato con i fondi regionali del 2010 e ha previsto una spesa complessiva di 466mila euro, di cui 261mila per interventi edili e impiantistici e 205mila euro per “attrezzaggio” e arredo dell’area in per un progetto “chiavi in mano” che è stato realizzato in 150 giorni».

La nuova Recovery room, che comprende un’area di 58 metri quadrati e dispone di una capacità ricettiva pari a quattro posti letto, è stata collocata per ragioni di efficienza organizzativa in prossimità delle sale operatorie. L’area ha una funzione di accoglienza intermedia tra l’intervento operatorio e il trasferimento dei pazienti nell’area di degenza se i parametri sono normali, o in caso contrario, in terapia intensiva. La nuova struttura consentirà il monitoraggio dei parametri vitali utili per impostare eventualmente l’anestesia post operatoria e gestire la stabilizzazione dei parametri post intervento. È stato inoltre ricavato uno spazio per la caposala e uno spazio relax per il personale della sala operatoria. Il dottor Daniele Pittioni, direttore medico dei due ospedali isontini, quello di Monfalcone e quello di Gorizia, spiega che «i lavori sono stati fatti in modo da contenere al minimo le interferenze con la sala operatoria, la cui attività non e mai stata interrotta complessivamente», e sottolinea che «le scelte e le soluzioni sono state prese sempre considerando la variante migliore per il paziente». Un intervento, questo realtivo alla nuova Recovery room che risponde alle più moderne esigenze di una sanità che tiene conto delle esigenza di efficienza e sicurezza.

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